Napoli, impianti sportivi ancora sotto chiave: lite Regione-Comune

Napoli, impianti sportivi ancora sotto chiave: lite Regione-Comune
di Gianluca Agata
Mercoledì 21 Agosto 2019, 08:30
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L'orologio corre veloce. E dopo un anno in cui tutto lo sport napoletano è dovuto emigrare per la chiusura degli impianti sportivi, con il mese di settembre vicino arrivano i primi allarmi. Si comincia, ma gli impianti funzionano a corrente alternata, in alcuni casi sono chiusi; di altri, come il Collana, non si conosce né il futuro, né la destinazione con il timore che le Universiadi siano state solo una splendida sbornia di sport ma Napoli torni a risvegliarsi in un incubo.
 
Il primo lo ha lanciato il Basket Napoli. L'8 settembre è in programma la prima partita di Supercoppa con Capo d'Orlando ma, a parte un impianto fantastico: parquet, canestri, spogliatoi, spalti ed altro ancora, manca l'attrezzatura del timing e dei tabelloni che avevano incantato i tifosi della palla a spicchi. Al PalaVesuvio le cose non vanno meglio. Tutto è ancora sigillato all'interno della palestra grande. Attrezzature da centinaia di migliaia di euro che devono trovare una propria destinazione e sono al centro di una disputa sull'asse Napoli-Salerno. L'Aru ha speso più di tre milioni di euro, dai blocchi di partenza dell'atletica alle porte di pallanuoto, dalla rete del volley alle palline di tennis. E per ora tutto è sotto chiave in quanto deve essere ancora assegnato allo sport campano. Ma l'orologio corre veloce e questa attrezzatura ancora non è disponibile in quanto mancano le delibere necessarie per far passare il tutto dall'Aru (l'attrezzatura è di proprietà della Regione) alle Federazioni.

Già con la Supercoppa di basket arriva il primo intoppo. «I tabelloni elettronici con i contasecondi ed il time scoring in generale sono stati presi a noleggio» chiarisce il commissario per le Universiadi Gianluca Basile anche perché materiale particolare che la Fisu richiedeva per la sincronizzazione con gli altri campi gara. «I tabelloni del San Paolo resteranno come quelli della Scandone anche se al momento sono stati smontati. Da parte nostra stiamo rilasciando gli impianti uno ad uno agli enti locali». Solo al PalaVesuvio è in atto un servizio di guardiania che terminerà a metà settembre. «Tutta l'attrezzatura è al sicuro e controllata» aggiunge il commissario. A settembre comincerà gran parte dell'attività sportiva. «Come Coni siamo ovviamente attenti a che tutto avvenga nel modo migliore possibile ma siamo fiduciosi in quanto lavoriamo in stretta sinergia con l'Aru e gli altri enti locali» dice il presidente regionale Sergio Roncelli.

A settembre ed a dicembre il PalaVesuvio sarà interessato da due importanti avvenimenti di ginnastica, uno nazionale ed uno internazionale. «Stiamo aspettando di entrare in possesso della struttura per poi organizzare al meglio gli eventi» afferma il presidente regionale Aldo Castaldo. Per tutti gli impianti cittadini, comunque, la road map è già tracciata ed il 31 agosto ci saranno le prime scadenze. «Per il PalaVesuvio abbiamo già avuto degli incontri prima delle vacanze - dice l'assessore allo sport Ciro Borriello - fino al 30 agosto è gestito dalla Regione Campania. Poi ci sarà un periodo di transizione di un anno dove sarà assegnato alle federazioni ed alle società che loro riterranno opportune. Ma sono pronti i bandi per il 2021 che prevedono manutenzione ordinaria, sorveglianza, guardiania degli spazi verdi. La palestra grande vorremmo affidarla all'atletica considerando che come Comune vogliamo conservare noi l'organizzazione dei grandi eventi avendo ricevuto già richieste da judo, ginnastica, scherma». Per il PalaBarbuto «la gestione è tornata al Comune. Quest'anno vi giocherà il basket ed il calcio a cinque. L'attrezzatura è già tutta presente nell'impianto». Ma mancherà tutta l'attrezzatura e Basket Napoli e Comune dovranno necessariamente trovare una intesa su chi si accollerà la spesa per la Supercoppa, pena il trasferimento del match a Casalnuovo.
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