Pd, bagarre sui congressi: spuntano Amato e Topo

Pd, bagarre sui congressi: spuntano Amato e Topo
di Adolfo Pappalardo
Domenica 30 Ottobre 2022, 09:59
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Anzitutto bisognerà capire se e come verrà ridimensionato il peso specifico dei ras delle tessere. Perché tra tutte le variabili dei congressi di primavera (regionale e della Federazione di Napoli) pesano le nuove regole sulle iscrizioni: non solo nessun pagamento cash come già avveniva ma viene previsto come da una stessa carta di credito (o bancomat o paypal) non si possano effettuare più di due operazioni. Scordatevi, quindi, il solito pacchetto di tessere che questo o quel ras del Pd metteva in gioco per determinare la scelta dei segretari.

In campo ci sono due caselle importanti: la segreteria regionale senza guida dalla primavera scorsa con le dimissioni di Leo Annunziata e quella napoletana per l'elezione a deputato di Marco Sarracino. Punta a riprendersi la prima Vincenzo De Luca. Un passaggio ovvio visto che è l'organismo regionale a dover trattare un'ipotesi di terzo mandato alla Regione e poi decidere il candidato governatore tra due anni e mezzo. I rumors parlando di un accordo quasi chiuso tra i consiglieri regionali democrat: non sul nome, ancora prematuro, ma per fare fronte comune e pesare alla pari con l'ex sindaco di Salerno per scegliere il nuovo segretario. Evitando, come nel 2019, un altro fedelissimo di De Luca. E si pensa a Lello Topo, parlamentare uscente di Base riformista con una lunga esperienza da sindaco e consigliere regionale. Politico di peso capace quindi di tenere testa al governatore e non trasformare il Pd regionale in una mera cinghia di trasmissione deluchiana. Proprio per questo il governatore punterà a qualcuno vicinissimo a lui. O il presidente uscente, Nicola Landolfi (appena nominato nel comitato direttivo dell'Asi di Salerno proprio da palazzo Santa Lucia) o un primo cittadino. O ancora potrebbe allargare e proporre nomi a lui vicini ma più includenti anche ad altre aree del partito come l'ex consigliere regionale Antonio Marciano (ora nel suo staff) o la presidente del consiglio comunale Enza Amato. Entrambi vicinissimi al governatore ma con un profilo politico più autonomo e marcato.

Ovviamente se il regionale andasse a un deluchiano, il governatore sarebbe fuori dai giochi sul nome del nuovo segretario della Federazione di Napoli.

E qui la maggioranza uscente (area Orlando, Franceschini e Letta) punta ad un nome più inclusivo che possa piacere anche agli alleati di Articolo Uno che, per la prima volta dopo la scissione, parteciperanno al congresso del Pd. E l'unico nome capace di aggregare, senza dover essere misurato dal peso delle varie correnti e gradito anche nella società civile, è quello di Paolo Siani, fratello del giornalista Giancarlo, che non l'ha spuntata nelle ultime politiche. Ma sula scelta del segretario di Napoli vogliono far sentire la loro anche i consiglieri regionali Bruna Fiola e Massimiliano Manfredi, fratello del primo cittadino. Impossibile che scendano in campo direttamente (c'è incompatibilità per statuto) ma è quasi certo che vogliano fare un loro nome.


Da Napoli è arrivata una richiesta per accelerare sui congressi locali ma il regolamento licenziato l'altro giorno in direzione nazionale è ferreo: si terranno in abbinata con il match nazionale del 12 marzo. Una variabile non di poco conto perché anche sul nazionale non è ancora chiaro chi si butterà nella corsa per la poltrona di Enrico Letta. Ed è molto difficile che una corrente possa decidere di schierarsi diversamente tra il nazionale e i congressi locali. Da qui uno scenario ancora incerto che spinge tutti per il momento ad un'unica mossa: tentare di chiudere accordi e patti il più larghi possibili e poi ragionare sui nomi. Che debbono essere presentati entro il 28 gennaio.

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