Comune di Napoli, Trapanese: «Al via il progetto del reddito alimentare»

La misura consiste nella distribuzione gratuita di pacchi alimentari realizzati con l'invenduto della distribuzione alimentare

Luca Trapanese
Luca Trapanese
Martedì 27 Febbraio 2024, 15:21
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Sono online da oggi le manifestazioni di interesse rivolte agli enti del terzo settore, esercenti pubblici e privati che vorranno aderire al progetto sul reddito alimentare fortemente voluto dall’assessorato comunale al welfare e strutturato dal servizio di inclusione e integrazione sociale.

Finalizzata alla riduzione degli sprechi alimentari, partirà una sperimentazione che vedrà impegnati gli enti del terzo settore raccogliere e redistribuire le eccedenze alimentari dei produttori e degli esercizi commerciali.

L’attività sarà completamente co-progettata con gli enti e sarà efficacemente comunicata grazie a una parte di risorse progettuali dedicate alla pubblicità del progetto.

Ciò grazie alla legge 19 agosto 2016, n. 166, recante «Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi» che consente agli operatori del settore alimentare di ottenere agevolazioni fiscali a seguito di donazione di prodotti alimentari favorendo, pertanto, la riduzione dello spreco alimentare; e alla legge 29 dicembre 2022 n. 197 «Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025» che ha istituito nello stato di previsione del ministero del lavoro e delle politiche sociali il fondo per la sperimentazione del reddito alimentare, con la dotazione di 1,5 milioni di euro per l’anno 2023 e di 2 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2024.

«Sono estremamente soddisfatto dell’adesione alla sperimentazione del reddito alimentare da parte del comune di Napoli. I progetti di reddito alimentare perseguono la duplice finalità di fornire un contributo alla lotta alla grave deprivazione materiale e contrastare lo spreco alimentare; i destinatari finali dei progetti di reddito alimentare saranno tutte le persone in condizione di povertà assoluta segnalate ai soggetti donatari dai servizi sociali territoriali competenti, persone indigenti già destinatarie di aiuti alimentari in ambito nazionale o europeo e chiunque ne faccia richiesta in base ad un bisogno urgente e indifferibile. Mi sembra la prima risposta concreta alle difficoltà quotidiane delle famiglie, dei giovani disoccupati, dei fragili, di tutti coloro che si perdono perché annebbiati dal necessario che manca. I dati sulla povertà sono drammatici. La povertà e’ un’onda troppo alta che, anche in seguito alle modifiche del reddito di cittadinanza, travolgerà un numero sempre crescente di cittadini. Azioni come queste servono a contenere, con procedimenti virtuosi, la deriva a cui stiamo andando incontro che è anche ambientale. A tal proposito lancio un accorato appello agli enti del terzo settore di rispondere alla manifestazione di interesse pubblicata on line sul sito del comune per co-progettare con noi questo servizio che darà loro inoltre la possibilità di aderire a sgravi fiscali» – dichiara l’assessore al welfare Luca Fella Trapanese

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«Napoli è una delle quattro città italiane in cui verrà sperimentata la misura del reddito alimentare. La misura consiste nella distribuzione gratuita di pacchi alimentari realizzati con l'invenduto della distribuzione alimentare, donati dagli esercizi commerciali, che aderiranno alla sperimentazione, in favore dei soggetti in condizioni di povertà assoluta. Sono molto soddisfatta che il tessuto produttivo e commerciale cittadino possa rendersi protagonista di azioni importanti come questa mettendo a disposizione il superplus che rappresenterebbe in alternativa solo costi di conferimento e smaltimento» – aggiunge l’assessore al commercio e al turismo Teresa Armato.

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