Scudo penale, sprint di De Luca: in aula la rivolta dei grillini

Scudo penale, sprint di De Luca: in aula la rivolta dei grillini
di Adolfo Pappalardo
Martedì 20 Aprile 2021, 08:51 - Ultimo agg. 17:46
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Rischia di incrinarsi, e pesantemente, l'idillio in consiglio regionale tra il governatore e i grillini. Colpa della proposta di legge voluta direttamente da De Luca per chiedere al Parlamento un norma per modificare i reati di abuso d'ufficio e stoppare i ricorsi al Tar per le opere del Recovery. «Con il disegno di legge a sua firma il governatore punta a cancellare l'abuso d'ufficio per le opere realizzate. È in perfetta sintonia con Salvini», attacca la capogruppo M5s Valeria Ciarambino. E che ci sia sintonia su quest'argomento è fuori discussione se i consiglieri della Lega dicono: «Bene la modifica del codice degli appalti».


LO SCENARIO
Giusto una settimana fa il governatore si è presentato in giunta con una proposta di legge a sua firma. Appena due articoli per riformulare l'abuso d'ufficio e il sistema dei ricorsi al Tar, da approvare in Consiglio regionale e, da qui, spedirla all'esame del Parlamento esercitando il potere di iniziativa legislativa da parte delle Regioni. E qui, in questi due articoli, si configurano come «infrastrutture strategiche i contratti finanziati e gli acquisti effettuati con i fondi del Next Generation EU». Premessa per chiedere che nei capitolati d'appalto siano previste «spese impreviste». Un modo per evitare che a causa dei ricorsi presso i giudici amministrativi i lavori vengano sospesi in attesa del giudizio. La via deluchiana, invece, prevede che i lavori aggiudicati proseguano e si accantoni un fondo con cui si risarcisca l'eventuale ricorrente-vincitore. Per l'abuso d'ufficio invece scatta una sorta di depenalizzazione del reato: «Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio non è punibile - recita la proposta - salvo che nelle ipotesi di condotta premeditata».
Si tratta di due temi cari al governatore che molto spesso ha stigmatizzato non solo i ricorsi ai giudici amministrativi ma anche la paura di molti dirigenti a firmare per paura di incappare nel reato di abuso d'ufficio.

Cavalli di battaglia sin da quando era sindaco di Salerno. Naturale che spetti al Parlamento valutare e legiferare ma essendo una proposta del governatore è stata incardinata velocemente in Consiglio. Ieri, infatti, c'è stato l'avvio dell'iter nella commissione lavori pubblici presieduta da Luca Cascone ed entro giovedì i consiglieri possono presentare i propri emendamenti. «Occorre dare impulso al settore degli appalti, su due istituti, quali il ricorso giurisdizionale amministrativo e l'abuso d'ufficio, al dichiarato fine di dare certezze in tempi rapidi all'azione amministrativa ed evitare di paralizzare l'azione delle pubbliche amministrazioni e degli operatori economici», si premette nella proposta arrivata ieri nella IV commissione e non nella prima (che darà solo un parere) deputata alla trattazione delle proposte di legge alle Camere.


LE REAZIONI
Una valanga di emendamenti annunciano i consiglieri grillini che ieri hanno iniziato a valutare il testo. «Con una seduta lampo la IV Commissione ha avviato l'esame del disegno di legge, a firma del governatore De Luca, che punta a istituire uno scudo penale. Sbandierata come una misura di semplificazione, il governatore punta - attacca la grillina Ciarambino - a introdurre un regime di impunità per il reato di abuso di ufficio in relazione a tutte le procedure adottate in esecuzione di progetti finanziati con le risorse in arrivo dall'Europa». Poi la vicepresidente del consiglio regionale rincara: «Piuttosto che preoccuparsi della qualità e dell'efficacia della spesa dei fondi in arrivo, potenziando gli uffici e formando il personale, la prima misura proposta da De Luca è invece uno scudo penale per chi spenderà quei soldi. È inconcepibile invece che ad oggi in Consiglio non ci sia stato alcun momento di confronto su Recovery Fund, mentre la prima volta che se ne parla è solo per mettere in salvo da indagini chi sarà incaricato di spendere quei soldi. D'altra parte non possiamo non rilevare la perfetta sintonia e sincronia del governatore con la visione di Salvini, che proprio oggi (ieri, ndr) torna a chiedere la sospensione del Codice degli appalti fino al 2026».


Ma ecco che De Luca si ritrova come alleati su questa rotta proprio i leghisti. «La semplificazione burocratica per l'utilizzo dei fondi del Recovery è opportuna per consentire una maggiore competitività delle nostre aziende, penalizzate rispetto alla concorrenza europea. Piuttosto, se i 5 stelle sono alla ricerca di motivi di contrasto politico con De Luca - attaccano i tre consiglieri della Lega - non hanno che da chiedere a noi che le conduciamo ogni giorno».
 

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