Scuola, evasione e abbandono al 28% a Napoli, la Cisl: «Fondi del Pnrr occasione di rilancio per l'istruzione»

Scuola, evasione e abbandono al 28% a Napoli, la Cisl: «Fondi del Pnrr occasione di rilancio per l'istruzione»
Lunedì 8 Novembre 2021, 18:33
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Una svolta vera per l’istruzione a Napoli e nell’area metropolitana. È quanto ha chiesto la Cisl Scuola del territorio in occasione del V congresso svoltosi a Pozzuoli alla presenza della segretaria generale nazionale Maddalena Gissi, della sua vice Ivana Barbacci e dei leader locali della federazione regionale Rosanna Colonna, partenopea Attilio Varengo e della confederazione Giampiero Tipaldi.

I dati diffusi da Varengo nella relazione introduttiva sono impietosi. L’evasione e l’abbandono scolastico ha superato il 20% (in città arriva addirittura al 28%), ma non si è in grado di contrastarli perché bisognerebbe allungare il tempo scuola come prima misura da adottare.

Cosa particolarmente difficile qui dove il tempo pieno ha percentuali infinitesimali rispetto al Nord e dove strutture (edifici, a partire dagli asili) ed infrastrutture (laboratori, palestre) sono inesistenti.

In cambio, abbondano le classi pollaio, con 30 e più alunni, in barba al distanziamento e alla sicurezza, e i precari, che aspettano da sempre di essere stabilizzati.

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La sfida per il sindacato è come uscire da questa situazione, abbattendo il divario territoriale e le diseguaglianze sociali esistenti soprattutto in alcune aree del Mezzogiorno, e riportando l’istruzione ad unità, per offrire a tutti le stesse opportunità.

«La possibilità – ha detto la numero uno nazionale Gissi – è nel Pnrr. Una occasione unica, con oltre 30 miliardi di risorse disponibili, che devono essere spesi per mettere l’Italia al passo degli altri Paesi europei, con scuole innovative e laboratori per le nuove competenze ed i nuovi linguaggi. Solo così potremo rimettere il Paese nelle condizioni di rilanciarsi sul piano internazionale e competere con il resto dell’Europa. Altrimenti, rischiamo di perdere forse anche l’ultima occasione».

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