Variante Delta, De Luca conferma mascherine in Campania: «Possono salvare la vita»

Variante Delta, De Luca conferma mascherine in Campania: «Possono salvare la vita»
Venerdì 2 Luglio 2021, 15:12 - Ultimo agg. 3 Luglio, 10:58
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«La Campania ha deciso di mantenere l'obbligo della mascherina perché in Campania abbiamo uno dei focolai nazionali della variante Delta. L'altro, più consistente, è in Lombardia». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso di una diretta Facebook. «La Campania - ha ricordato De Luca - è la regione con la più alta densità abitativa, l'area metropolitana di Napoli ha la più alta densità abitativa d'Europa. Dunque il pericolo di contagio è molto più elevato e dobbiamo essere prudenti. La variante Delta fra l'altro ha una particolare aggressività nei confronti dei giovani, e in Campania abbiamo la popolazione più giovane d'Italia». De Luca ha spiegato che «nei giorni scorsi sono andati in terapia intensiva due ragazzi di 30 e 31 anni. Qualche giorno fa sono tornati alcuni ragazzi, del territorio della Asl Napoli 2, che avevano partecipato a una festa scapigliata a Maiorca e si sono presi il Covid con la variante Delta, parliamo di ragazzi di 18 anni. Dunque dobbiamo essere più prudenti per questi motivi».

«Abbiamo sfondato il muro dei 5 milioni di cittadini vaccinati in Campania.

Di questi, 1,7 milioni di cittadini hanno ricevuto la doppia dose, 3,3 milioni una sola dose» ha aggiunto il presidente. «Abbiamo registrato questa settimana una ripresa di vaccinazioni. Abbiamo richiamato nei giorni scorsi i nostri cittadini alla responsabilità e mi pare ci sia stata una prima risposta: i cittadini tornano a vaccinarsi, in modo particolare per i richiami, ma anche con prime dosi», ha aggiunto De Luca.

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«Il nostro obiettivo è immunizzare la Campania entro il 2021, questo vuol dire che dobbiamo fare la seconda dose per quelli che mancano all'appello, cioè che dobbiamo passare da 5 milioni e 41mila vaccinati, a 9,2 milioni di vaccinati. Questo è l'obiettivo al quale stiamo lavorando». «Questa battaglia - ha aggiunto in diretta Facebook - la si vince con la tenacia, quando non ci si distrae, quando non ci si stanca per strada. Noi dobbiamo avere una tenacia feroce, tedesca. Dobbiamo fare 9,2 milioni di vaccinazioni entro il mese di novembre, e così dovrà essere». De Luca ha ricordato che «avevamo un altro obiettivo, cioè avere a Napoli il 70% di vaccinati per inizio luglio, e qui abbiamo avuto qualche rilassamento. Adesso, grazie a Dio, abbiamo riscontrato una ripresa di voglia di vaccinarsi. Allora non perdiamo questa voglia e - ha sottolineato rivolgendosi ai cittadini campani - aiutateci a raggiungere l'obiettivo. Tutta la Campania immunizzata, cioè con la seconda dose, entro fine novembre inizio dicembre, se vogliamo riprendere la vita normale e se vogliamo raggiungere l'obiettivo della Campania: aprire tutto, ma aprire per sempre».

Poi spazio al mondo del lavoro. «Si sta concludendo la prova scritta per i 2000 giovani del concorso della Regione Campania. Potranno andare a lavorare con contratto a tempo indeterminato nei Comuni, in Regione e nelle Corti d'Appello», sottolineando che invece «il concorso statale non ha avuto una forte adesione, perché l'occupazione era a tempo determinato con condizioni retributive poco attraenti». Sul concorso campano De Luca ha detto che «mi aspetto la pubblicazione risultati a minuti non a tre mesi. La Regione Campania è l'unica che dà il lavoro a duemila ragazzi in totale trasparenza». Parlando di lavoro, De Luca ha ricordato anche il suo incontro con i rappresentanti della Whirlpool di Napoli: «dopo aver parlato con loro ho segnalato al governo italiano e anche al ministro dell'interno la necessità di evitare licenziamenti secchi. È stato raggiunto un accordo positivo a livello nazionale ma ora per i lavoratori Whirlpool serve un proposta industriale, ci hanno detto che non sono vincolati a Whirlpool ma vogliono un interlocutore di livello non che fallisca». 

Una chiosa anche sulle violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. «In questi giorni stiamo vedendo le immagini francamente barbare, un pugno nello stomaco che ci arrivano da un carcere della nostra Regione. Nessuna generalizzazione, rispetto per le forze di polizia ma sono immagini quelle intollerabili in un Paese civile». «Sono immagini - ha detto - di bestialità umana, che fanno tornare a galla la componente di animalità che è dentro di noi e si scatena quando abbiamo il dominio totale su un altro essere umano. Keynes diceva che la civiltà umana è guscio fragile e precario, la barbarie è dietro angolo e irrompe. Mi domando cosa produce questo sui giovani che si affacciano oggi alla vita e rischiano di abituarsi a una vita di violenza, omicidio, barbarie. Anche per questo serve un contatto umano e normale e anche per questo abbiamo il dovere di essere responsabili, perché a ottobre, novembre si rischia di soffrire ancora, per questo oggi il messaggio è di fiducia ma con responsabilità».

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