Al Museo archeologico virtuale di Ercolano, la mostra fotografica Il formidabil monte, il Vesuvio nelle fotografie dell’Archivio Alinari, rimane in cartellone fino a metà maggio per consentire a tanti di non perdere l’evento dedicato al simbolo della nostra Regione, per un gradito ritorno alla normalità. «Con questa mostra non solo raccontiamo il simbolo più conosciuto e riconoscibile di Napoli, il Vesuvio appunto, – ha affermato Luigi Vicinanza, presidente della Fondazione Cives/Mav di Ercolano – ma testimoniamo come la fotografia abbia rappresentato dalla metà dell’800 un linguaggio innovativo, rivoluzionario per l’epoca. Rappresentò uno sconvolgimento, paragonabile in qualche modo a ciò che accade oggi con il web».
La mostra, a cura di Rita Scartoni e Vittorio Ragone, è il racconto del Vesuvio, Il formidabil monte, e del suo territorio circostante attraverso gli scatti fotografici d’autore, attinti dal grande giacimento di immagini e di storie che sono oggi l’Archivio Alinari. Un percorso straordinario, articolato in due sezioni di ben 58 opere. La prima, Il Vesuvio – tra fotografia del Grand Tour e sperimentazione, esplora per sintesi il panorama culturale di un'epoca, l'elaborazione di modelli iconografici in un periodo di grande interesse e richiesta di fotografie come souvenir di viaggio.
La seconda, Eruzioni, racconta l'altra faccia del Vesuvio, quella minacciosa e distruttiva, con gli effetti devastanti della sua collera su cose e persone, attraverso un tipo di fotografia che, sempre più alla portata di tutti, si pone obiettivi di racconto, di documentazione di fatti e di emozioni. Il progetto, prodotto dalla Fondazione Cives/Mav di Ercolano con la Fondazione Alinari per la fotografia e in collaborazione con la web-rivista Foglieviaggi, con il contributo della Regione Campania e il supporto della Scabec, fa parte di Campania Cultura, il primo ecosistema digitale, realizzato in Italia dalla Regione Campania, di cui una delle linee d’azione è il programma Arcca – Architettura della conoscenza Campana, con l’obiettivo di riunire in una sola piattaforma digitale tutto il patrimonio culturale regionale.
Continua così nell’accoglienza e nell’inclusione la narrazione culturale del Mav/il Museo archeologico virtuale di Ercolano che, a poche centinaia di metri dagli scavi archeologici dell’antica Herculaneum, rappresenta un centro di cultura e di tecnologia applicata ai Beni Culturali e alla comunicazione tra i più all’avanguardia in Italia, grazie alla magia tecnologica dell’ultima versione Mav 5.0 – Virtual multireality, la più avanzata di sempre che, da ottobre 2019, ha rivoluzionato radicalmente il modo di vivere l’esperienza conoscitiva del viaggio virtuale nella vita e nello splendore delle principali aree archeologiche di Pompei, Ercolano, Baia, Stabia e Capri, per meglio comprenderne il passato e la bellezza in un viaggio propedeutico alla visita ai siti archeologici en plein air del territorio vesuviano.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout