Napoli, mostrare ai figli di criminali che un'altra via c'è: il libro «Liberi di scegliere»

Il volume è frutto di un progetto di sensibilizzazione e educazione che comprende un film e borse di studio

La locandina della presentazione del libro «Liberi di scegliere»
La locandina della presentazione del libro «Liberi di scegliere»
Martedì 14 Febbraio 2023, 18:27
3 Minuti di Lettura

«Liberi di scegliere: la battaglia di un giudice minorile per liberare i ragazzi dalla 'ndrangheta» è il titolo del libro di Roberto Di Bella, presidente del tribunale minorile di Catania, scritto con Monica Zapelli. Sarà presentato giovedì 16 febbraio alle ore 15 nel carcere minorile di Nisida. L'iniziativa è promossa dall'Associazione culturale bene sociale (Biesse) in sinergia con l'istituto di studi filosofici di Napoli e con il patrocinio della Consiglio regionale della Calabria. Il progetto «Giustizia e umanità – Liberi di Scegliere», promosso dall’associazione nazionale Biesse presieduta da Bruna Siviglia, sostiene «Liberi di scegliere», un percorso ideato dal giudice minorile Roberto Di Bella, presidente del Tribunale dei Minori di Catania, per offrire una nuova vita ai minori appartenenti alle famiglie mafiose finite a giudizio. Un protocollo governativo e finanziamenti della CEI attraverso l'Otto per mille, ha permesso a tanti ragazzi, a cui spesso si aggregano le loro madri, di andare via da un contesto malavitoso affinché conoscessero altre realtà e modi diversi di vivere, per essere davvero liberi di scegliere della loro vita e non essere costretti a seguire quella già tracciata da altri.

L'associazione BiEsse, attraverso un percorso educativo condiviso, sta coinvolgendo le scuole di ogni ordine e grado italiane con la finalità di contribuire alla formazione di una cultura della legalità e dell’etica pubblica, attraverso la divulgazione del libro «Liberi di Scegliere», e il film omonimo interpretato da Alessandro Preziosi e Carmine Buschini, che sono anche testimonial del progetto. Una serie di borse di studio, intitolate a vittime delle mafie, sono assegnate ai migliori studenti o istituti scolastici che si cimentano nell’elaborazione di un testo o nella realizzazione di un cortometraggio inerente il percorso «Liberi di Scegliere». «L'unica arma che abbiamo per salvare questi ragazzi è la prevenzione», queste le parole del Giudice Di Bella e di Bruna Siviglia, che saranno presenti giovedì 16 febbraio al Carcere per i Minorenni di Nisida, accolti dai giovani detenuti e dal direttore dell'Istituto Penale Gianluca Guida, insieme a Esther Basile, filosofa dell’Istituto Italiano degli Studi Filosofici di Napoli, Fernanda Pucillo, referente Biesse per la Campania, e Maria Rosaria Rubulotta, documentarista dell’Istituto Italiano degli Studi Filosofici. «Un passo molto importante - dichiara la presidente di Biesse -. Il carcere di Nisida accoglie ragazzi e ragazze che in molti casi non conosco altre realtà se non quelle che li portano a delinquere. Ma è ancora possibile e non bisogna mai perdere la fiducia nel mostrare ai giovani che un'altra strada è possibile».

© RIPRODUZIONE RISERVATA