Pasqua 2023, nella chiesa di Sant’Agnello i simboli delle processioni del Venerdì Santo

Il volume, edito da Eidos Publishing and Design, è arricchito con 56 foto di Raffaele Federico e 16 riproduzioni di quadri di Bruno Balsamo

Il libro sui simboli delle processioni del Venerdì Santo
Il libro sui simboli delle processioni del Venerdì Santo
Lunedì 27 Marzo 2023, 16:55
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Domani sera, alle 19 nella Chiesa di Sant’Agnello, la presentazione del libro «I simboli della Passione e Morte di Gesù». Con l’autore Franco Gargiulo, interverranno l’arcivescovo di Sorrento-Castellammare, Francesco Alfano, il parroco della Chiesa dei Santo Prisco e Agnello, Francesco Saverio Iaccarino e il sindaco di Sant’Agnello, Piergiorgio Sagristani. Modera Antonino Siniscalchi.

Il volume, edito da Eidos Publishing and Design srl di Castellammare di Stabia, è arricchito con 56 foto a colori di Raffaele Federico dei Simboli della Passione e 16 riproduzioni di quadri di Bruno Balsamo focalizzati su momenti delle processioni penitenziali delle 16 Arciconfraternite e Confraternite che, nei giorni di Giovedì e Venerdì Santo, sfilano attraverso le strade dei centri peninsulari rinnovando un rito antico risalente all’epoca della dominazione spagnola. 

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Franco Gargiulo, con un linguaggio semplice, dopo aver brevemente illustrato il significato religioso delle processioni penitenziali, la nascita, l’affermarsi e l’evolversi nel corso dei secoli, passa ad esaminare con minuzia di particolari i “Simboli”, comunemente noti come “Martiri”, che vengono fatti sfilare nelle processioni, a malapena illuminati dalla fioca luce delle lampade e delle torce, avvolte in un’atmosfera di silenzio, interrotto solo dal passo cadenzato e lento degli incappucciati e dal suono dei tamburi, che attraversano le strade dei centri peninsulari, sotto lo sguardo dei fedeli disposti sui marciapiedi.

Ancora oggi, le processioni generano un’atmosfera mistica; esse sono manifestazioni sacre, ancora molto sentite in Penisola Sorrentina, che ricordano i momenti della passione di Gesù, e la coreografia che esse creano, è solo un fattore esteriore, da non confondersi col sentimento religioso. Le processioni penitenziali rappresentano un pezzo della storia millenaria e della tradizione di Sorrento e dintorni da salvaguardare nel suo significato.

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