Ciccio Merolla festeggia 20 anni di musica al Sannazaro: «Il ritmo non è mai frainteso»

Ciccio Merolloa
Ciccio Merolloa
di Gennaro Morra
Giovedì 26 Aprile 2018, 12:03
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Si chiude stasera alle 21 Sound of the City, la rassegna con cui il teatro Sannazaro ha aperto le porte alla musica “made in Naples”, che dallo scorso novembre, una volta al mese, ha visto vecchi e nuovi protagonisti del neapolitan power alternarsi sul palcoscenico della storica sala di via Chiaia: da James Senese a Raiz & Radicanto fino a Maldestro.  E l’ultimo atto di questa serie di concerti, prodotta dallo stesso Sannazaro e dalla Jesce Sole, sarà affidato all’etnofunk del percussionista e rapper Ciccio Merolla, che in quest’occasione festeggerà 20 anni di carriera.
 
A un anno di distanza da “Sonosolosuono”, un one man show con cui fece sold out per due sere consecutive, il musicista partenopeo torna nel teatro del salotto di Napoli, ma questa volta avrà il supporto della band al completo: Giuseppe Spinelli (chitarre),  Gianfranco Campagnoli (tromba), Dario Spinelli (basso), Andrea Oluwong Esposito (dubmaster). Inoltre, a omaggiare l’artista nella serata del suo compleanno speciale ci saranno degli ospiti altrettanto speciali: Speaker Cenzou e PeppOh.
 
Il concerto ripercorrerà le tappe salienti dell’intera carriera di Merolla, che proporrà i suoi successi, brani con cui in questi 20 anni ha spaziato dalle atmosfere Medio Orientali, culla dei suoni del Mediterraneo, ai ritmi di Partenope, passando per la contemporaneità dell’etno rap. Ma saranno presentati anche alcuni pezzi inediti che faranno parte del prossimo disco, tutt’ora in lavorazione. E, ovviamente, non mancheranno omaggi a due grandi della musica come Renato Carosone e Gegè Di Giacomo. Infine, il pubblico potrà apprezzare gli immancabili assoli, virtuosismi con cui Merolla riesce a tirare fuori il ritmo percuotendo qualsiasi elemento, che sia la pioggia o il corpo umano. Infatti, un momento dello spettacolo sarà dedicato al body percussion, che vedrà l’eclettico musicista impegnato a suonare il corpo umano. Una performance all’insegna dell’ironia che Merolla s’inventò nel 2015, immortalando il bizzarro assolo in cui suonava sul corpo di una modella in un video che fece il giro del web e che ha totalizzato più di 40 milioni di visualizzazioni.
 
«Tutto parte dai tamburi, il mio avamposto da cui tutto ha inizio – afferma il musicista, ripensando a questi 20 anni trascorsi a fare musica –. Attraverso il suono percussivo io divento il tutto e riesco a comunicare quello che ho dentro, anche l'incomunicabile». E sul modo che ha scelto per esprimersi spiega: «La parola spesso causa fraintendimenti, il ritmo, mai. Poi c'è la vita, i colori e i suoni di quello che mi circonda e, dai volti che incontro, dalle storie che ascolto, dai suoni e persino dai rumori, prendo ispirazione». E conclude: «A volte mi sento una spugna che assorbe tutto questo, a volte mi sento onda che lo restituisce. Penso al battito del cuore, è così semplice, non perde mai il ritmo e la magia vera è che ognuno di noi ne possiede uno. Ogni uomo racchiude il sé la magia di un tamburo».
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