Il teatro - in tv - di Salemme: lo racconta una serata su Rai 5

Il 24 febbraio va in onda il documentario di Barbara Napolitano “In Scena Backstage: Salemme, il bello… della diretta”

Il teatro - in tv - di Salemme: lo racconta una serata su Rai 5
Il teatro - in tv - di Salemme: lo racconta una serata su Rai 5
di Giovanni Chianelli
Venerdì 23 Febbraio 2024, 10:09
3 Minuti di Lettura

Quando andò in onda, nel 2020, proprio alla viglia della pandemia, fu un esperimento praticamente senza precedenti: l’idea di portare il teatro in tv in diretta. Come disse Vincenzo Salemme, il protagonista di quell’iniziativa avanguardistica, quasi visionaria, e particolarmente profetica per ciò che sarebbe successo, “è come stare seduti in sala, ma da casa vostra. Se io inciampo, inciampo davanti a tutta Italia”. Tre serate, tre successi per la Rai di settimana in settimana: andarono in scena tre commedie dell’attore e regista napoletano, “Di mamma ce n’è una sola”, “Sogni e Bisogni” e “Una festa esagerata”; la regia televisiva era di Barbara Napolitano che firmava il programma con Gino Aveta. Il risultato? Ascolti record, il teatro in tivvù funzionava eccome.

Da quel successo è nato un documentario, “In Scena Backstage: Salemme, il bello… della diretta”, di nuovo scritto e diretto dalla Napolitano, che racconta il dietro le quinte dell’evento. Viene trasmesso sabato 24 febbraio alle 23.15 su Rai 5.

Con una riflessione sullo sfondo: quella sul rapporto tra teatro e televisione o, in termini quasi pirandelliani, tra verità di scena e realtà.

 Un racconto che consente allo spettatore di osservare, da un punto di vista unico, la costruzione dello spettacolo, gli umori dei protagonisti, tra prove costume e incursioni nei camerini, in un gioco continuo tra dentro e fuori scena: un lavoro che dà la possibilità di prendere parte alla costruzione di quello che fu battezzato dallo stesso Salemme un “reality show del teatro”.

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È proprio il protagonista, nei filmati, a raccontare lo spirito dell'esperimento televisivo e della sfida che ha rappresentato la messinscena di tre drammaturgie diverse, una settimana dopo l'altra, con la stessa compagnia e la stessa produzione, con i rischi e i vantaggi della diretta. Non tralasciando nulla: nel documentario vengono evocati la creazione della scena e dei costumi, l’uso di luci e telecamere, i collegamenti con il telegiornale, la regia Rai, poi la gestione di trucco e parrucco e, soprattutto, il rapporto col pubblico. Che era costretto ad aspettare quando Salemme, interrompendo la recitazione, dava la pubblicità, o a ridere ed applaudire quando lo straordinario mattatore commentava in tempo reale i risultati del Napoli.

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