Napoli: al Piccolo Bellini “Gemito, l'arte d''o pazzo”, il genio e la follia dello scultore partenopeo

Dall'11 al 16 aprile lo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Antimo Casertano

Una scena dello spettacolo
Una scena dello spettacolo
di Enrica Buongiorno
Venerdì 7 Aprile 2023, 12:23
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Il genio e la follia di un grande artista. Al Piccolo Bellini, dall'11 al 16 aprile, va in scena “Gemito, l'arte d''o pazzo”.

Vincenzo Gemito è stato uno scultore partenopeo, nato a metà ottocento e cresciuto da genitori adottivi, poiché abbandonato nella ruota degli esposti; all’età di 9 anni inizia il suo apprendistato nella bottega di Emanuele Caggiano, in seguito studierà ritrattistica, perfezionerà le sue doti di scultore e raggiungerà una certa fama. Afflitto, però, da problemi psichici, e ossessionato dalla continua ricerca della perfezione e dal maniacale tentativo di lavorare non per la conquista del successo ma per la conquista della verità, venne recluso in manicomio.

Antimo Casertano indaga e narra la personalità di Gemito e la sua crisi esistenziale, chiedendosi cosa porta un artista alla rovina o alla sua gloria, cosa spinge un artista al blocco emotivo, psichico e professionale. «Bisognerebbe sfatare il mito del genio-folle.

Molto spesso chi attraversa un momento insano non riesce a creare nulla di geniale. Parte da questa analisi la volontà di realizzare uno spettacolo e di poterlo portare in scena, non solo per la volontà di ridare luce alla complessa figura di Gemito, ma soprattutto per esplorare questo delicatissimo e profondo momento che riguarda noi “esseri umani” da vicino. Attraverso la sua vicenda cercheremo di esplorare la materia intima che muove un artista, sperando di porre le domande giuste. Sperando di poter aprire le giuste fessure nei meandri delle nostre anime. La risposta come al solito sarà affidata al pubblico».

“Gemito, l'arte d''o pazzo” è uno spettacolo di Compagnia Teatro Insania, Associazione Culturale NarteA, testo e regia di Antimo Casertano. Nel cast, lo stesso Antimo Casertano con Daniela Ioia, Luigi Credendino, Ciro Kurush Giordano Zangaro. Produzione Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini. 

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