«Ora in musica, ora in prosa, ora in versi o video, in questo recital-reading si alternano piccoli microcosmi di solitudine, di una stessa solitudine vissuta con espressioni diverse. Dal magico e irriverente Moscato ad un vivace Ranieri ed un tagliente e crudo Fornario, passando per le note di Gershwin, Mina, Aznavour», Con queste parole l’attore Emilio Massa descrive il progetto-spettacolo “Borde(r)lline” con la regia di Anita Mosca. Un insieme di affreschi, schizzi di umanità in scena, che compongono tre quadri e un corto, interdipendenti tra loro eppure comunicanti, in scena al Nest di via Bernardino Martirana, mercoledì 24 aprile alle 20,30.
«Ad una prima lettura – spiega la regista Anita Mosca – potrebbe sembrare una proposta sulle marginalità, le diversità, l’omosessualità, ma non è questo a mio avviso il nucleo pulsante di questo vibrante assolo, quanto piuttosto una riflessione sul senso di inadeguatezza, che ci riguarda tutti come persone, proiettate e vaganti in società accelerate, contraddistinte da velocità altre, nelle quali è sempre più complesso coniugare la propria autodeterminazione, con gli imperativi di performatizzazione e affermazione, che ci incalzano e ossessionano».
Saranno quattro i testi portati in scena da Emilio Massa. Due firmati da Enzo Moscato (“Facce ‘e San Gennaro” e “Pagnuttella”), uno di Gennaro Ranieri (“Tristana”) oltre alla videoproiezione del cortometraggio diretto da Rodolfo Fornario dal titolo, “So’ arrivato” che lo scorso ottobre trionfò al Salerno in CORTOcircuito: Premio “Ugo Pirro” come Miglior Cortometraggio per la giuria tecnica e menzione “Beatrice Vitoldi” come Miglior Recitazione allo stesso Massa.