Pompei, al Teatro Grande la settima edizione di «Pompeii Theatrum Mundi»

Il Sindaco Gaetano Manfredi: «presentare sia opere classiche sia delle loro rivisitazioni contemporanee dimostra che il teatro classico ci dà una rilettura complessa del mondo che viviamo»

Teatro Grande di Pompei
Teatro Grande di Pompei
Martedì 2 Aprile 2024, 17:34
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La settima edizione di «Pompeii Theatrum Mundi 2024» prenderà il via il 13 giugno al Teatro Grande del Parco archeologico fino al 13 luglio quattro spettacoli a firma di importanti registi e artisti della scena nazionale e internazionale, ognuno replicato per tre sere, dal giovedì al sabato sempre alle 21.

L'Odissea Cancellata di Emilio Isgrò dal 13 al 15 giugno con la regia di Giorgio Sangati su installazione scenica «in situ» e Fedra di Euripide con la regia Paul Curran dall'11 al 13 luglio sono rispettivamente gli spettacoli d'apertura e chiusura.

Andrà in scena a nuova edizione della rassegna estiva, realizzata dal Teatro di Napoli-Teatro Nazionale diretto da Roberto Andò e dal Parco Archeologico di Pompei diretto da Gabriel Zuchtriegel.

A completare il programma della manifestazione, presentata al Mic ,che sostiene la rassegna insieme a Comune di Napoli, della Regione Campania, della Città Metropolitana di Napoli,con il ministro Sangiuliano, il De Rerum Natura di Fabio Pisano con la regia di Davide Iodice dal 27 al 29 giugno e Edipo Re di Sofocle con la regia di Andrea De Rosa e protagonista Marco Foschi dal 4 al 6 luglio. «Questo è un festival dedicato al classico - spiega Andò - che sappiamo essere tutto quello che torna ad essere contemporaneo appena posiamo lo sguardo su di esso. È ciò che ci permette di dire chi siamo e dove siamo.

Poi ritornare ad abitare le pietre perfette che sono i teatri antichi è anche un modo per far tornare a balenare l'autorevolezza dell'umano, che è il punto focale della tragedia». 

«Pompei non è solo un luogo di rappresentazione archeologica ma è uno scenario di vita, il luogo dove noi riviviamo quotidianamente la vita della Pompei romana e oggi la rivitalizziamo con un'offerta di grande qualità», afferma  il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione della rassegna teatrale. A giudizio di Manfredi questa iniziativa rappresenta un po' «il fiore all'occhiello del lavoro svolto dal teatro Stabile di Napoli che è una grande istituzione culturale, che lavora con grande qualità e grande impegno e che garantisce una offerta teatrale, ma anche una produzione, di altissimo livello». Il sindaco di Napoli ha parlato di «grande sintonia istituzionale che sostiene questo festival» e di una «sinergia con Pompei che è qualcosa in più».

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E aggiunge: «presentare sia opere classiche sia delle loro rivisitazioni contemporanee dimostra che il teatro classico ci dà una rilettura complessa del mondo che viviamo».  Manfredi ha detto che «si può leggere dall'antico il futuro della nostra società» rimarcando poi il legame indissolubule che «c'è tra Napoli e Pompei, due realtà non scindibili"

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