«Ho visto Chicca volare», il libro di Pisani su Fortuna Loffredo si presenta a Caivano

Incontro il 6 settembre nella scuola “IC3 Parco verde”, modera la giornalista del Mattino Maria Chiara Aulisio

La copertina del libro
La copertina del libro
Martedì 5 Settembre 2023, 17:53 - Ultimo agg. 18:12
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“Ho visto Chicca volare”. Un titolo che omaggia il brano di Fabrizio De Andrè contenuto nell’album “Anime salve” e che vuole parlare di una tragedia lontana 9 anni fa. Una bruttissima storia che negli ultimi tempi sta ritrovando attualità: quella di Fortuna Loffredo, la bimba di 6 anni che fu lanciata dal settimo piano di una palazzina di Parco Verde, a Caivano. Lo stesso posto dove questa estate si sono consumati stupri a danno di ragazzine di poco più di 10 anni.

Lo edita Graus e lo ha scritto Angelo Pisani, l’avvocato che difese la famiglia Loffredo nella terribile vicenda; il volume viene presentato mercoledì 6 settembre alle 10.30 nella scuola “IC3 Parco verde” di Caivano; alla presenza dell’autore e di altri esperti, modera la giornalista di Il Mattino Maria Chiara Aulisio.

Costruito come romanzo-verità, è raccontato in prima persona dal legale. Un brutto giorno di giugno del 2014 si viene a sapere che una bambina di 6 anni, Fortuna Loffredo, da tutti soprannominata Chicca, è caduta dal settimo piano del palazzo in cui abitava, un edificio del Parco Verde di Caivano, lo stesso dove un paio di anni prima un altro bimbo, Antonio, ancora più piccolo, aveva subito la stessa sorte. È morta sul colpo e da subito si intuisce che non è un incidente.

A crederci per prima è una docente della scuola che Chicca frequentava; la donna si mette in contatto con Pisani perché indaghi.

Inizialmente restio, Pisani si convince che quella caduta non è casuale: qualcuno deve aver spinto la piccola. Ma se è così, perché? Dopo qualche settimana l’autopsia rivela che sul corpo di Chicca ci sono segni di violenze sessuali e chi ha abusato della bambina potrebbe essere l’autore dell’omicidio. A voler andare a fondo è il magistrato Federico Bisceglia che però pochi mesi dopo l’inizio dell’indagine muore in un incidente stradale sulla A3; nel giro di poco si ha la conferma, Chicca è stata lanciata giù da un adulto. Ma chi è stato, davvero, a commettere l’orribile delitto? E cosa fare perché non si ripeta più?

Con prefazione del magistrato Nicola Graziano, il romanzo si presenta come una spy story, con colpi di scena e rivelazioni sorprendenti che nel secondo capitolo vengono declinate come se fossero le parole dell’ultima prova del popolare quiz televisivo “L’eredità”, la famosa “ghigliottina”.

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Il libro mostra la complessa relazione tra la macchina della giustizia, il degrado socio-culturale e un caso di rara efferatezza che scosse molto l’opinione pubblica. Un male che, come si vede con terribile ricorrenza, continua a ripresentarsi sotto altre vesti, dopo i fatti di questa estate, commessi a danno di minori nello stesso posto; la narrazione dà conto anche degli errori giudiziari, delle facili accuse, della volontà di sbattere il mostro in prima pagina e della possibile presenza di una rete di "orchi", calando la dinamica in una periferia dove sembra che lo stato non riesca ad arrivare e i primi a essere danneggiati dall'assenza delle istituzioni e della normalità sono i più piccoli, in modo irreversibile.

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