Napoli, il barbiere degli «ultimi» arriva dai bimbi del Santobono

L’hairstylist C1r0 e il suo staff hanno fatto visita ai piccoli

Il barbiere degli «ultimi»
Il barbiere degli «ultimi»
di Giuliana Covella
Lunedì 18 Dicembre 2023, 21:18
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Emozioni natalizie per i bambini dell’ospedale Santobono-Pausilipon di Napoli. A cercare di strappare un sorriso ai piccoli pazienti e alle loro mamme ci hanno provato l’hairstylist C1r0 e l’Associazione Centro Ester con una iniziativa all’interno del presidio sanitario napoletano.

L’hairstylist C1r0 e il suo staff hanno fatto visita ai bambini con doni per rendere il loro soggiorno nella struttura più piacevole, ma anche per offrire alle loro mamme la possibilità di usufruire di servizi dedicati alla cura dei capelli. «Abbiamo voluto sposare questo progetto con grande entusiasmo. Donando giocattoli e vestitini da distribuire ai bimbi che trascorrono al Santobono quelli che dovrebbero essere i giorni più belli dell’anno», spiega il presidente del Centro Ester Pasquale Corvino. «Conosciamo da tempo C1r0, il barbiere degli ultimi ed essere al suo fianco in questa iniziativa è l’inizio di un percorso comune che sicuramente ci permetterà di compiere altri passi importanti al fianco dei più bisognosi», ha concluso.

Il misterioso C1r0 è balzato agli onori della cronaca da quando ha cominciato a girare per le strade di Napoli con una sedia pieghevole, un pettine e un paio di forbici per regalare taglio e acconciatura ai clochard. Con un cappuccio sulla testa, una sciarpa a coprire il volto e il numero 10 sulle spalle ha calamitato l’attenzione della collettività, specie sul web. La scelta dello pseudonimo non è casuale: nell’acronimo C1R0 ci sono l’1 e lo 0 che compongono appunto il 10, il numero di Diego Armando Maradona, il “Dios”.

«Per i bambini ricoverati abbiamo scelto la maschera di Spiderman per muoverci all’interno dell’ospedale.

Da sempre affermiamo che chiunque nel suo piccolo può dare una mano a chi si trova in difficoltà, mettendo a servizio del prossimo le proprie capacità. Unendo le forze possiamo raggiungere traguardi sempre più importanti», conclude Corvino.

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