Napoli, al via l'operazione «Santa Claus»:
giocattoli in regalo ai bimbi bisognosi

Napoli, al via l'operazione «Santa Claus»: giocattoli in regalo ai bimbi bisognosi
Mercoledì 2 Dicembre 2020, 12:33
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XXIII EDIZIONE “DONA UN GIOCATTOLO CHE REGALA UN SORRISO”

AL VIA L’OPERAZIONE SANTA CLAUS

Wurzburger: «Diventate Babbo Natale per un giorno»

«Sarà un Natale diverso. Per questo anche la nostra XXIII edizione di “Dona un giocattolo che regala un sorriso” non può essere uguale agli scorsi anni». Lo annuncia Gianfranco Wurzburger, presidente dell’Asso.gio.ca.  che si occupa di minori a rischio da oltre venti anni. E spiega: «Ogni anno con la nostra manifestazione abbiamo regalato giocattoli nuovi  nel giorno dell’Epifania ai bambini che non potevano permettersi un Natale come i loro coetanei. Quest’anno non possiamo fare diversamente».  

Così Asso.gio.ca. lancia un appello: «Chiediamo  ai nostri benefattori un ulteriore sforzo: donare giocattoli nuovi e consegnarli  presso la nostra sede (in piazzetta S. Eligio 3, Napoli,  dalle 9 alle 19, dal lunedì al venerdì - 081 19254713)  oppure  effettuare una donazione  (sul c/c IBAN IT21 G030 6909 6061 0000 0162 579 inserendo nella causale “Dona un giocattolo”)».

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Ma c’è anche un appello per i giovani: «Vorremmo che diventassero “Babbo Natale”  per un giorno: ci occorrono tanti volontari che ci sostengono nella nostra “Operazione Santa Claus”  per la distribuzione di almeno un giocattolo ad ogni bambino. Non possiamo permettere che i bambini  rimangano delusi».

In tanti stanno aderendo all’iniziativa: da Peppino Di Capri a Marisa Laurito, da Gianfranco Gallo ad Andrea Sannino, da Angelo Di Gennaro a Salvatore Gisonna, da Lucariello a don Patrizio Joystick. In rete i video e i messaggi di artisti che sostengono questa iniziativa.

Ai più piccoli l’Associazione ha  fatto arrivare una letterina in modo che saranno loro stessi a scrivere a Babbo Natale:   chiedono ciò che desiderano,  raccontano come stanno vivendo questo tempo e che sogno hanno nel cassetto. «È un modo per coinvolgere i bambini – spiega Wurzburger - ma anche per distribuire i giocattoli in maniera mirata».  

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