«Storia di un malandrino», l'autismo raccontato in un fumetto a scuola

Gianluca, 15 anni: i suoi vecchi professori hanno realizzato insieme a lui un graphic novel

Il fumetto
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di Giuliana Covella
Martedì 5 Marzo 2024, 20:29
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«Ciao, sono Gianluca. Sono autistico e sono un malandrino». Risponde così, come racconta uno dei suoi ex insegnanti, quando si presenta a qualcuno. Una giovialità, un sorriso e un’energia positiva quella che trasmette agli altri, tanto che la sua vita è diventata una graphic novel.

“Storia di un malandrino” parla infatti di Gianluca, che tra poco compirà 15 anni e che ha frequentato l’istituto comprensivo Nicolini-Di Giacomo dalla scuola dell’infanzia alle medie inferiori, guidato dalla dirigente scolastica Iolanda Manco, da anni in prima linea nel sociale con numerosi progetti volti all’inclusione. Oggi che è iscritto al primo anno dell’Alberghiero Duca Di Buonvicino, i suoi vecchi professori hanno realizzato insieme a lui questo bellissimo progetto. Così attraverso le immagini scorre la vita di un talentuoso ragazzino, con la passione per il disegno, coltivata sin da piccolo grazie ai docenti. Tutto raccontato attraverso ricordi, episodi, turbamenti ed emozioni allo scopo di «provare a dare un esempio di cosa significa guardare e vivere il mondo dalla sua “dimensione”.

«Gianluca è un ragazzo che ha un disturbo dello spettro autistico ed è stato da noi per 11 anni - spiega Luigi Palumbo, docente che è co-autore del fumetto insieme ai colleghi Maria Rosaria Spalice, assistente alla comunicazione (figura di supporto per gli alunni “speciali”), Antonio Gryllos e Sergio Baldassarri - nel corso dei quali ha compiuto notevoli psi avanti sia per la sua autonomia sia per relazionarsi agli altri.

Ma ha avuto anche un gruppo di classe che lo ha sostenuto e che è stato l’asse portante affinché le nostre strategie didattiche fossero efficaci. Senza dimenticare i genitori. La famiglia in questi casi riesce a chiudere quell’anello fondamentale tra servizi sociali, scuola e mondo esterno».

Come dimostra in effetti il “lavoro” quotidiano di mamma Dora, 53 anni, che ha insegnato a Gianluca a sapere affrontare ogni difficoltà, «ma anche il contrario - dice - perché il mondo dell’autismo non è un universo a sé, ma parallelo. Loro vedono ogni cosa senza filtri e hanno tanto da insegnarci». Entusiasta del fumetto, Dora racconta che «tutto è nato dalla sua passione per il disegno ed è un biglietto da visita importante in qualsiasi contesto per chi soffre di questo disturbo. Il risultato è un racconto di vita dell’animo e delle emozioni di mio figlio. In questo la scuola è stata meravigliosa e il “prof.” Luigi è tuttora il nostro “angelo custode”».

«Il disegno - spiega ancora Palumbo - è stato il passe-partout per entrare in empatia con Gianluca, che all’inizio non amava la confusione e sceglieva il silenzio». Così è nata la graphic novel che sarà presentata alla Nicolini-Di Giacomo il 3 aprile, in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo e il cui ricavato sarà destinato ad una associazione di genitori di ragazzi autistici ai Ponti Rossi che si autofinanziano.

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