PORDENONE - Un nuovo concorso per otto posti di agente di Polizia locale per sopperire alla continua fuga di personale, fra pensionamenti e richieste di mobilità. Ma per l'opposizione l'amministrazione comunale «pensa più agli steward che ai vigili». In risposta all'interrogazione presentata dal Pd, il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Emanuele Loperfido ha confermato le carenze di organico. Il vicesindaco ha ricordato le 52mila telefonate l'anno che arrivano al centralino della Polizia locale e i numerosi fronti sui quali sono impegnati gli agenti: «Se siamo una tra le città più sicure d'Italia, tanto dev'essere dovuto al ruolo della Polizia locale. Gli agenti in un Comune capoluogo svolgono servizi che in altri Comuni non vengono svolti: ecco perché risulta essere più attrattivo, dopo alcuni anni, lavorare per Comuni nei quali magari non c'è l'orario notturno. E questo lo conferma il presidente dell'Anci Antonio De Caro: dal 2009 al 2020 gli agenti sono diminuiti di 10mila unità. Inoltre, l'età media è intorno ai 52 anni».
A Pordenone nel 2021 le richieste di mobilità sono state 14, e hanno ricevuto 13 nulla osta; nel 2022 quattro, con due nulla osta. «Con i due concorsi espletati abbiamo cercato di ringiovanire l'organico, ma le prove fisiche hanno evidenziato come non tutti fossero adeguati alle esigenze». Dei quattro entrati in graduatoria nell'ultimo concorso, poi, due hanno rinunciato e al momento i posti in organico di Pla sono 52 a fronte di 41 unità in servizio. «Per il reclutamento spiega tuttavia l'assessore è in fase di completamento il nuovo bando per otto posti di agente. Il nostro intendimento è quello di fornire di nuovi agenti di Polizia locale giovani, prestanti, che siano immediatamente attivi ed ecco perché chiediamo anche determinate caratteristiche fisico-motorie».
Quanto al Comando, Loperfido definisce la questione «inopportuna» e si limita a confermare la scadenza del contratto del comandante Massimo Olivotto. «Noi del Pd siamo preoccupati commenta Fausto Tomasello -.