Pomigliano d'Arco: «Vigili, concorso illegittimo», licenziato l’ex comandante

Le tre lauree presentate per ottenere l’incarico non sarebbero state valide

Luigi Maiello, ex comandante dei vigili a Pomigliano licenziato dopo le verifiche sul concorso
Luigi Maiello, ex comandante dei vigili a Pomigliano licenziato dopo le verifiche sul concorso
di Pino Neri
Martedì 9 Aprile 2024, 08:30 - Ultimo agg. 11:05
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Ha raggiunto l’apice Il conflitto che da anni si sta consumando tra il sindaco di Pomigliano, Raffaele Russo, e l’ex comandante della polizia municipale, Luigi Maiello. Dopo la rimozione dall’incarico di responsabile dei caschi bianchi e il trasferimento all'anagrafe, Maiello è stato licenziato.

Tecnicamente si chiama “dichiarazione di decadenza dall’impiego del dipendente” il provvedimento di estromissione forzata dagli organici comunali firmato dalla segretaria generale Marcella Montesano.

Nel documento la dirigente municipale scrive che il licenziamento di Maiello è scaturito da una verifica dei titoli e del curriculum presentati nel 2019 al concorso poi vinto per l’incarico a tempo indeterminato di dirigente della polizia locale di Pomigliano.

In base a questa verifica si afferma che le tre lauree (una conseguita alla Federico II e il resto presso università telematiche ) presentate da Maiello al concorso in effetti non sono valide ai fini concorsuali e di conseguenza non sono validi gli incarichi da poliziotto municipale ottenuti precedentemente dall’ex comandante nei vari comuni della provincia di Napoli, a Sant’Anastasia, Cercola, Afragola, Cicciano, Nola e Pomigliano. Il Comune contesta a Maiello anche di aver ottenuto nel 2005 il primo incarico di vice comandante della polizia municipale di Sant’Anastasia senza disporre di una laurea. Contestato pure un presunto licenziamento deciso dal Comune di Cercola, per motivi legati a una norma sulle stabilizzazioni, quando cioè Maiello era comandante della polizia locale nella cittadina vesuviana.

Il concorso che vinse Maiello nel 2019 fu bandito quando Russo era sindaco. Fu lo stesso Russo ad assegnargli l'incarico di comandante della municipale, a gennaio 2020. Poi però, nell’ottobre successivo, Russo perse le elezioni. La sua candidata a sindaco, Elvira Romano, non riuscì a spuntarla e lui stesso non riuscì a farsi eleggere consigliere. Vinse invece la coalizione di centrosinistra del professore universitario Gianluca Del Mastro. Qualche settimana dopo, a dicembre, Maiello diede il via a una raffica di sequestri sigillando una ventina di cantieri edili per un totale di 300 appartamenti, considerati frutto di abusi e falsi e aperti grazie a licenze rilasciate dal Comune tra il 2019 e il 2020 sulla base del Piano Casa. Lo scontro tra Russo e Maiello cominciò durante questi sequestri che si prolungarono per tutto il 2021.

Le tensioni
Russo tuonò contro il comandante attraverso una serie di trasmissioni web e Maiello lo querelò. Nel 2022 il colonnello dei caschi bianchi si rese protagonista di un’altra operazione. Ottenne dalla prefettura la chiusura per infiltrazioni mafiose di tutte le ditte di pompe funebri di Pomigliano, Casalnuovo e Castello di Cisterna. Ma poco dopo, febbraio 2023, il sindaco Del Mastro fu destituito prematuramente grazie alle dimissioni di alcuni consiglieri della sua maggioranza.

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Le successive elezioni anticipate di maggio determinarono il ritorno plebiscitario di Russo, eletto di nuovo sindaco con il sostegno di chi abbandonò Del Mastro. Poi, a dicembre, la maggioranza dispose l’avvio di decadenza per Maiello. E a gennaio di quest'anno Russo rimosse Maiello dal comando della municipale trasferendolo all'anagrafe. Provvedimento che per il tribunale del lavoro di Nola "non fu una ritorsione del sindaco su Maiello". Ieri, infine, il licenziamento dell'ex comandante.

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