Caivano, “miracolo” al parco Verde: un'area giochi per bambini in regalo

Le attrezzature donate da un'azienda specializzata del Trentino. Saranno montate in pochi giorni

Il materiale scaricato da un Tir
Il materiale scaricato da un Tir
di Marco Di Caterino
Sabato 16 Settembre 2023, 00:00 - Ultimo agg. 20:16
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Nel Parco Verde, il giorno in cui non accade niente di brutto è un giorno miracoloso. Se poi in quel giorno, quando un esercito di poliziotti, carabinieri, finanzieri mettono ferro a fuoco questo difficile quartiere, succede che tutti i bambini sono a scuola e che arrivi all’improvviso un tir che scarica un piccolo parco giochi, si fa strada la certezza che a volte davvero avvengono fatti prodigiosi. E proprio nel posto che serviva. Proprio a favore di quei bambini, che passano dal “gattonare” all’essere adulti già a otto anni. Piccoli che non hanno mai visto uno scivolo, un’altalena, un cavalluccio a dondolo. Privati con brutalità di uno di quegli ambienti rassicuranti dove poter fare su è giù da un’altalena, ridere e chiacchierare da bambini. Piccoli che non hanno mai visto il mare, destino durissimo per i più poveri o con entrambi i genitori i galera. 

«L’arrivo improvviso e del tutto inaspettato del piccolo parco giochi è davvero un miracolo» racconta Bruno Mazza, responsabile dell’associazione “Un’infanzia da vivere”, che ogni giorno le tenta tutte per strappare questi piccoli uomini di alle lusinghe della camorra, mentre sovraintende alle operazioni di scarico dal tir, mentre a meno di quaranta metri una decina di camionette della polizia, assedia le piazze di spaccio del blocco C.

Racconta Mazza: «L’altra sera, ho ricevuto la telefonata di una ditta del Trentino, che mi preannunciava l’arrivo di questo arredo completo di un’area giochi, donata ai bambini del Parco Verde. Ho provato un’emozione fortissima, oltre a scoprire il grande cuore di quella Italia solidale, che pure sembrava essersi dimenticata del nostro destino». 

 

La notizia dell’arrivo di questo «giocattolo all’aria aperta», si è diffusa in un amen in tutto il quartiere, con Bruno Mazza attorniato da nugoli di ragazzini appena usciti dalla scuola, che volevano sincerarsi di persona se tutto quello che avevano sentito era vero. E il fondatore di “Un’infanzia da vivere”, a ripetere una, due, dieci volte come il mitico Riccardo Pazzaglia nella scena del cavallino rosso nel film «Così parlò Bellavista» l’elenco dei giochi: «Una torre per arrampicarsi, scivoli, dondoli e cavallino e una lavagna», con il sottofondo dei sospiri, felici, dei bambini. L’azienda che ha fatto questo regalo ai bimbi del Parco Verde, è la “Holzhof”, che ha sede nel comune di Mezzolombardo, in provincia di Trento. Realtà produttiva, di proprietà della famiglia Melleir, è diventata leader nel settore della realizzazione di aree giochi e arredi urbani. «I bambini hanno diritto al gioco, così come previsto nell’articolo 31 della convenzione Onu – dicono dall’azienda “Holzhof” – e ci è sembrato giusto regalare ai piccoli di questo quartiere i componenti di un’area attrezzata, in modo da restituire quel diritto a giocare che gli è stato negato». 

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L’apertura dell’area attrezzata dovrebbe arrivare entro quattro – sei giorni, il tempo necessario per realizzare le piattaforme di cemento sulle quale ancorare le strutture. L’attesa cresce. «Faremo una festa, tanti girotondi, e altro ancora – promette Bruno Mazza – e quel giorno potremmo finalmente dire che stiamo riconsegnando ai bambini un po’ della loro infanzia. E non è poco».
 

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