Comunali a Napoli, Manfredi, scontro Pd-deluchiani: «A Chiaia candidata una leghista»

Comunali a Napoli, Manfredi, scontro Pd-deluchiani: «A Chiaia candidata una leghista»
di Luigi Roano
Sabato 4 Settembre 2021, 23:30 - Ultimo agg. 6 Settembre, 07:06
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Le liste del centrosinistra a sostegno di Gaetano Manfredi sono state appena formalizzate dopo una lunga notte di veleni, liti, inciuci e di scontri che già scatta la resa dei conti. Alla fine della giostra le 13 formazioni politiche che sostengono l’ex rettore hanno di che gioire per lo scoglio superato, ma restano tante criticità. Basta pensare a Bruna Fiola, consigliera regionale del Pd che assieme al padre Ciro - Presidente della Camera di commercio e piddino deluchiano da sempre - a liste chiuse sfida a duello il suo partito, il Pd, cioè la segreteria metropolitana retta da Marco Sarracino sulla questione delle Presidenze delle Municipalità: «Nonostante il forte rammarico - si legge in una nota a sua firma - e la delusione per le modalità con le quali i dirigenti provinciali del mio partito siano arrivati alla formazione delle liste e alle indicazioni per le candidature alle presidenze delle Municipalità, resta pieno il mio sostegno al progetto politico guidato da Gaetano Manfredi».

E ancora: «Conclusa la fase elettorale, resta a mio avviso necessaria una profonda riflessione sullo stato e le prospettive del Pd a Napoli.

L’esodo di militanti, rappresentati istituzionali verificatosi negli ultimi mesi non può lasciarci indifferenti. Mi auguro che il nuovo corso del Pd nazionale agisca davanti all’evidente condizione di sofferenza e di credibilità in cui versa il partito a Napoli». Nella sostanza la deluchiana Fiola chiede la testa di Sarracino. Non è normale a poche settimane dal voto. Sono le beghe interne dei dem a fare rumore anzi a coprire gli altri rumori. Ma le spine per Manfredi sono tante. Alla Prima municipalità, quella di Chiaia, Giovanna Mazzone a dicembre è passata nella Lega traghettata da Severino Nappi da Fi e oggi è la candidata del centrosinistra in quota azzurri per Napoli cioè i transfughi di Forza Italia. E nella coalizione sono in molti a interrogarsi su questa vicenda cioè votare una leghista o una che proviene dalla Lega. Ennesimo caso di trasformismo, la differenza con gli altri è che non è stato metabolizzato in tempo perchè la Mazzone è stata catapultata all’ultimissimo secondo utile nella notte di sabato verso la candidatura alla presidenza della Prima municipalità. Stasera Manfredi terrà una festa per battezzare la sua squadra, ma il professore non è soddisfatto di come sono andate le cose fino a oggi. Guida una coalizione che a vedere il bicchiere mezzo pieno è fluida, aperta e pronta a sfidare i sovranisti.

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Tuttavia il dubbio di capeggiare una formazione politica senza confini e argini, nella sostanza priva di identità politica, preoccupa l’ex rettore: in caso di vittoria, questo l’interrogativo della sua squadra - ci sarà effettivamente la possibilità di governare? Ci pensa Manfredi e fa già trapelare che se si verificasse questa evenienza lui un lavoro già ce l’ha. E sarebbe felice di tornare a farlo. Domani l’ex rettore accoglierà il capo del M5S Giuseppe Conte, il Presidente della Camera Roberto Fico e una pattuglia di parlamentari grillini alla Sanità, popoloso quartiere scelto per presentare la squadra pentastellata e forse questo ragionamento sulla governabilità tra i due prenderà piede. 

Il Pd non riesce a essere l’equilibratore della coalizione e perde pezzi, l’ultimo è Alessia Quaglietta consigliera uscente dem che si è ricandidata ma con Napoli Solidale. Contesto come si diceva fluido dove ci sono alcune certezze, intanto le liste a sostegno di Manfredi e sono 13: Lista Manfredi Sindaco, Partito Democratico, Movimento Cinquestelle, Napoli Solidale, Per le persone e la comunità, Moderati, Centro Democratico, Repubblicani, Napoli Libera, Noi campani per la Città, Adesso Napoli, Europa Verde, Azzurri per Napoli. Il quadro delle Municipalità invece è questo: Giovanna Mazzone (Azzurri per Napoli) nella Prima; Roberto Marino (Europa Verde) alla Seconda; Terza Fabio Greco (M5S); Quarta Maria Caniglia (liste De Luca); Quinta Clementina Cozzolino (Napoli Libera di De Luca); Sesta Sandro Fucito (Napoli solidale); Settima Antonio Troiano (M5S); Ottava Nicola Nardella (M5S); Nona Andrea Saggiomo (Pd) e Decima Carmine Sangiovanni (Pd). 

Tempo di bilanci anche per i garanti nominati da Manfredi che avevano il compito di verificare la presenza di eventuali impresentabili nelle liste del candidato sindaco. Va ricordato che i tre garanti hanno potuto esaminare solo i nominativi di coloro che avevano alcuni dubbi sulla loro presentabilità. Cosa è venuto fuori? Sono una decina i nomi sui quali i garanti hanno posto un veto. Per loro in termini di legge non c’erano motivi ostativi alla candidatura, tuttavia per i garanti c’erano motivi di opportunità per non candidarsi. 

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