Auto come bomba contro lo chalet, terrore in centro a Giugliano

Auto come bomba contro lo chalet, terrore in centro a Giugliano
di Maria Rosaria Ferrara
Domenica 14 Agosto 2022, 00:00 - Ultimo agg. 18:34
4 Minuti di Lettura

Un attentato nel cuore della città. Un raid preparato nei dettagli e messo in atto contro un punto di ritrovo frequentatissimo e molto amato dai giuglianesi e non solo. È stato un risveglio amaro quello di ieri per Giugliano. Nella notte tra venerdì e sabato un’auto si è schiantata nella saracinesca del bar-ristorante “Chalet del centro” di piazza Gramsci e poi, spargendo liquido infiammabile, due uomini hanno dato fuoco alla vettura e, di conseguenza, all’attività commerciale.

I fatti intorno alle 2.30. In piazza c’erano ancora alcuni giovani che da lontano avrebbero assistito alla scena. L’auto, una vecchia Fiat Punto proveniente da via Aniello Palumbo, è letteralmente salita sulla piazza e si è schiantata nella serranda del bar.

Subito dopo, come mostrano le immagini delle telecamere di videosorveglianza, dal veicolo scende un uomo con volto coperto da passamontagna e con dei guanti alle mani. Prende prima una tanica, poi una seconda, e cosparge di liquido infiammabile l’auto e l’esterno della struttura commerciale. Ad attenderlo un altro uomo, con casco integrale, che era giunto sulla piazza a bordo di uno scooter. In un attimo i due hanno appiccato il rogo e si sono dati alla fuga. Mentre scappano, però, le immagini mostrano anche che uno dei due cade. Giusto il tempo di rialzarsi che le fiamme sono già abbondantemente divampate.

LEGGI ANCHE Racket a Giugliano, arrestato l'estorsore del clan Mallardo

Una sequenza di poco più di un minuto che ora è al vaglio degli agenti della polizia di stato del commissariato di Giugliano-Villaricca che indagano sul caso. Le prime ipotesi di un ubriaco alla guida o del tentativo di furto sono state escluse non appena sono state visionate le telecamere. Inevitabile pensare alla criminalità organizzata, a un gesto dimostrativo o a una vendetta, ma anche a una prova di forza dei signori del racket. Gli inquirenti, che hanno ascoltato a lungo i proprietari del bar, per adesso non si sbilanciano. Questi ultimi stanno quantificando i danni, concentrati alle vetrate e alla saracinesca: fortunatamente il tempestivo intervento dei vigili del fuoco ha impedito al fuoco di avanzare all’interno. «Vogliamo riaprire al piuù presto, nel giro di qualche giorno», fa sapere Giuseppe Rispo, titolare dello Chalet, che non nasconde l’amarezza: «È l’ennesima pagina nera della storia di questo paese, tanti messaggi di solidarietà di tutta la politica, ma poi? Noi ci mettiamo la faccia ogni giorno, lavorando in uno dei territori più complessi del Sud, senza diritti e con tanti doveri. Ho iniziato questa avventura - continua - nella speranza che nascesse un movimento di riqualificazione urbana e sociale cercando di convincere altri imprenditori che a Giugliano si può lavorare, ma mi rendo conto che a Giugliano non si vuole».

LEGGI ANCHE Pizzo, l’ultimo ricatto a Napoli: i figli delle vittime in ostaggio dei boss

Lo Chalet è un luogo simbolo della città. Lo era negli anni ’80 quando era un piccolo bar e lo è ancora oggi da quando, dal 2016, con un importante restyling e una nuova concessione, essendo lo spazio di proprietà comunale, è divenuto il “salotto buono” di Giugliano, punto d’incontro, spazio per eventi, convegni e mostre. Intere generazioni hanno come riferimento lo “Chalet”. «Inviterò gli imprenditori del bar al Comune per una solidarietà che sia concreta - annuncia il sindaco Pirozzi - una vicinanza che sia da esempio per tutti gli imprenditori sani che nonostante tutto continuano a investire qui, continuano a credere in questa terra che va assolutamente bonificata dal cancro malavitoso».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA