Napoli, le promesse per il 2023: ​dodici sfide da superare

Trasporti, bonifiche e pedane sugli scogli per fare il bagno

Per il 2023 un'agenda fitta di impegni
Per il 2023 un'agenda fitta di impegni
di Paolo Barbuto
Sabato 31 Dicembre 2022, 00:00 - Ultimo agg. 07:25
4 Minuti di Lettura

Per l’anno che inizia stanotte Napoli ha già un’agenda fitta, è quella che hanno riempito gli amministratori nel corso del 2022 con le loro dichiarazioni ufficiali colme di auspici, speranze, promesse. Abbiamo recuperato ogni parola pronunciata dai membri della Giunta comunale di Napoli, abbiamo selezionato le frasi dedicate al futuro, quelle che spiegavano «nel 2023 accadrà...», è venuto fuori un programma che pare estremamente intenso e che vi sottoponiamo in modo che possiate verificare anche voi, mese dopo mese, se gli auspici si sono poi trasformati in realtà. Le sfide più intriganti le vedete nel grafico pubblicato qui a destra, le altre potete leggerle nelle righe che seguono.

La maggior parte delle sfide è concentrata sul settore dei trasporti, in particolare sulla metropolitana, anche perché il servizio su gomma, a Napoli, è quello che è, ed è difficile pensare che possa essere radicalmente trasformato.

Di primo acchito andrà completato il programma di verifiche ed eventuali sostituzioni di 36 impianti, fra ascensori e scale mobili, posizionati all’interno delle stazioni della linea 1. Per evitare il blocco delle strutture bisognerebbe terminare il percorso entro il prossimo febbraio, le operazioni sono già state avviate ed è probabile che si completino per tempo. Per il primo trimestre del ‘23 sindaco e Giunta annunciarono anche l’apertura della linea 6 nella tratta Fuorigrotta-Arco Mirelli, ipotesi che allo stato attuale sembra lontana. Ad aprile, invece, l’Amministrazione ha pronosticato l’apertura della stazione Centro Direzionale che è a buon punto e potrebbe anche essere inaugurata entro quella data.

Bisognerà aspettare l’autunno, invece, per capire se l’area archeologica di piazza Municipio sarà realmente completata come spiegò l’assessore Cosenza e se i nuovi treni in circolazione saranno per davvero già cinque come auspicato.

Il 2023 dovrebbe aprirsi con la posa del primo mattone della nuova Città della Scienza, almeno così auspicò l’amministrazione, nell’area dell’attuale parcheggio della struttura, in posizione arretrata rispetto al mare. A marzo la giunta ha annunciato il via al cantiere di restauro definitivo per la galleria Umberto, a giugno secondo sindaco e assessori sarà varato il cantiere del rinnovamento dell’Albergo dei poveri mentre sarà necessario attendere dicembre per vedere completamente ristrutturato il Castel dell’Ovo che oggi è ingabbiato per proteggere i visitatori dai frequenti cedimenti di tufo. Sullo sfondo i grandi interventi del Pnrr, 351 milioni di investimenti per 65 opere nel territorio di Napoli che andranno avviate entro i primi sei mesi dell’anno che sta per iniziare. Stessa scadenza, luglio 2023, anche per la chiusura della prima parte del progetto di dismissione del patrimonio comunale che, negli annunci della Giunta, entro la prossima estate dovrebbe già aver portato 9 milioni nelle casse del Comune.

Due le grandi iniziative annunciate per il lungomare nel prossimo anno. La prima riguarda il completamento, entro il mese di dicembre, dei lavori di restyling di via Partenope che, dopo anni di gestazione e contestazioni, sarebbero pronti a partire a breve. La seconda è stata annunciata dal sindaco in persona nel giorno di ferragosto del 2022: la creazione di pedane di legno sugli scogli per consentire a napoletani e turisti di fare il bagno in ogni punto del lungomare. 

Ci sono, poi, decine di altri progetti/promesse presentati negli ultimi dodici mesi dal Comune, con scadenza nel corso del 2023, si va dal completamento della bonifica di Bagnoli e del parco della Marinella (entrambi pronosticati entro la fine dell’anno) al completamento del grande Progetto Unesco che deve anche essere rendicontato entro il prossimo autunno per non incorrere in sanzioni internazionali. Entro aprile dovrebbe essere funzionante, secondo gli annunci di palazzo San Giacomo, anche la rete dei semafori intelligenti che dovrebbe essere in grado di “leggere” i flussi di traffico e modificare l’alternanza fra rosso e verde in modo da evitare caos e code. 

Per dicembre del 2023, infine, dovrebbero già essere attivi due biodigestori in grado di trasformare in energia una parte dei rifiuti organici prodotti in città. L’agenda è fitta, le attività infinite, ora bisogna solo attendere e scoprire se le promesse diventeranno realtà.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA