Napoli, una notte da scudetto

Napoli, una notte da scudetto
di Roberto Ventre
Mercoledì 18 Aprile 2018, 23:10
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Un’altra vittoria in rimonta del Napoli, stavolta dal valore immenso: la Juve pareggia a Crotone e gli azzurri si riportano a meno quattro dalla vetta alla vigilia dello scontro diretto di Torino. La notte dalle emozioni forti al San Paolo. Un pubblico stupendo e una squadra che non si arrende mai: un mix speciale per un Napoli con un cuore grandissimo che riesce a risollevarsi da una situazione molto complicata e contro un’Udinese perfetta per un’ora, nonostante le nove sconfitte consecutive. Tornano i gol in un secondo tempo travolgente ma emergono anche troppi errori in fase difensiva: la formazione di Oddo segna due reti e ne sfiora altre.

Palle inattiva
Albiol e Tonelli, i due difensori centrali colpiscono di testa su due calci d’angolo di Callejon e riportano il Napoli in quota. Gli azzurri si confermano letali sulle palle inattive, la vera arma in più di questa stagione. Pesantissima soprattutto la rete dello spagnolo, quella che consente agli azzurri di riportarsi in parità dopo il secondo vantaggio dell’Udinese. La rete arriva mentre il pubblico spinge a mille per la notizia del momentaneo pari del Crotone. Una reazione nel momento più difficile e con la squadra di Sarri in grande affanno, una risposta che arriva quando in campo c’è Mertens al posto di uno spento Hamsik e il Napoli gioca a trazione super offensiva con il 4-2-3-1. Gli azzurri ritrovano energie e vanno avanti con Milik, tap in vincente dopo la respinta di Bizzarri sul tiro di Callejon. Un’ovazione al momento del cambio con Allan, quello che riporta il Napoli all’assetto tipo per l’ultimo quarto d’ora di partita: l’allungo ulteriore arriva con Tonelli.

Botta e risposta
Passa l’Udinese con Jankto (gol assegnato dall’arbitro dopo verifica con il Var), il cross basso di Zampano passa con Albiol che manca l’intervento e soprattutto Reina che si tuffa male, sul secondo palo il trequartista di Oddo appoggia facile in porta. Replica subito dopo Insigne: un colpo da biliardo il suo, il gol che arriva dopo un mese e mezzo di digiuno nei minuti di recupero del primo tempo. Il fantasista napoletano già prima è il più pericoloso: impegna Bizzarri, poi dopo uno stop elegante trova la respinta di un difensore. Sull’1-1 Barak impegna il portiere spagnolo in una grande parata, quello del riscatto dopo l’errore sul primo gol dell’Udinese. 

Turnover
Sarri cambia cinque pedine rispetto alla sfida del Meazza contro il Milan. Il centravanti è Milik. Il polacco lavora bene per la squadra con i movimenti di sponda lontano dall’area di rigore e permette gli inserimenti degli esterni Callejon e Insigne e soprattutto quello di Zielinski, anche lui tra le novità iniziali e in buona salute. Il playmaker è Diawara gioca semplice e pulito ma il giro palla procede su ritmi bassi e si vedono poche verticalizzazioni. Il centrale scelto al posto dello squalificato è Tonelli, torna Mario Rui dopo il turno di stop ma è troppo morbido sulla fascia: dal suo lato nasce il primo gol dell’Udinese e si creano tante altre iniziative pericolose anche nella ripresa.

La manovra
Il Napoli parte bene, l’approccio è giusto. Poi il ritmo cala e i centrocampisti bianconeri prendono le misure, soprattutto ad Hamsik che gira a vuoto e non riesce ad incidere, prestazione decisamente sotto tono: lo slovacco è in chiara difficoltà. Esce con gli azzurri sotto di un gol: al suo posto Mertens che tra i trequartisti in appoggio Milik. Più compatto il Napoli a destra con Callejon che aiuta Hysaj in copertura e Zielinski. Ma nel complesso gli azzurri soffrono troppo i bianconeri che s’inseriscono negli spazi a tutta velocità e con la coppia cenrale difensiva Albiol-Tonelli costretta spesso agli straordinari: l’Udinese infatti colpisce ancora con Ingelsson, che anticipa Zileinski. Altri pericoli arrivano anche più avanti (traversa di Perica). Ma il Napoli invece e gli azzurri fanno festa con i tifosi nel giro di campo finale.
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