Formia, documenti falsi per prosciugare il conto di un anziano ricoverato in una Rsa: coppia arrestata

Formia, documenti falsi per prosciugare il conto di un anziano ricoverato in una Rsa: coppia arrestata
di Sandro Gionti
Sabato 30 Gennaio 2021, 05:01 - Ultimo agg. 11:21
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Il tempestivo intervento dei carabinieri di Formia ha bloccato una coppia di truffatori che stava tentando di prelevare, con l'ausilio di documenti di identità falsificati, una ingente somma di denaro da un conto corrente di un pensionato di 67 anni di Formia ricoverato da due anni presso una Rsa cittadina e ultimamente colpito da Covid-19. I militari, che da tempo sospettavano dell'azione truffaldina dei due lui, D.P.S., di 76 anni, originario di Scafati, e lei, A.T., 36 anni, di Terracina, entrambi residenti a Fondi li hanno pedinati cogliendoli in flagranza di reato mentre stavano cercando di prelevare con documenti falsificati, presso l'istituto di credito Bper ubicato nella parte alta di via Vitruvio, una cospicua somma di denaro dal conto corrente del pensionato.

I due truffatori, incensurati, sono stati bloccati e arrestati per possesso e fabbricazione di documenti identificativi falsi, sostituzione di persona e concorso in truffa e sottoposti inizialmente agli arresti domiciliari, su decisione della Procura di Cassino. Non hanno mostrato alcuna sorpresa all'arrivo dei carabinieri, né giustificato il possesso di documenti falsi.

L'arresto è stato successivamente convalidato, ma la coppia è stata rimessa in libertà. Per l'uomo solo l'obbligo di firma.

Le indagini, però, proseguono perché restano ancora alcune ombre sulla vicenda, soprattutto per capire se la coppia abbia agito da sola o con la complicità di qualcuno. Sulle truffe, sempre più frequenti, ai danni di anziani del comprensorio meridionale, i carabinieri della Compagnia di Formia stanno già da tempo svolgendo una serie di approfondimenti investigativi per conto delle Procure di Latina e Cassino. «Gli anziani - sottolinea il comandante della Compagnia, capitano Michele Pascale - sono una fascia di popolazione più vulnerabile e i soggetti che sono dediti alla consumazione di tali delitti sono spesso persone senza scrupoli. Si tratta di reati in crescita, favorito, talvolta, anche dalle condizioni di disagio e di isolamento in cui vivono molti anziani. Per molti di loro la truffa subìta rappresenta anche un momento di disagio psicologico».

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