Bingo, Gladio e gli altri: gli animali maltrattati che hanno trovato casa al Bioparco di Roma

Bingo, Gladio e gli altri: gli animali maltrattati che hanno trovato casa al Bioparco di Roma
Bingo, Gladio e gli altri: gli animali maltrattati che hanno trovato casa al Bioparco di Roma
di Remo Sabatini
Martedì 27 Marzo 2018, 19:56 - Ultimo agg. 20:19
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Immerso nel cuore verde della Capitale, sorgeva, nel lontano 1908, il Giardino Zoologico di Roma. Nato dall'idea di un gruppo di finanziatori, la Società Anonima per il Giardino Zoologico, aveva la finalità di creare un luogo di attrazione e spettacolo. Temi ed argomenti, questi, che l'esposizione delle "belve" avrebbero certamente assicurato. Fossati al posto delle sbarre, così da far apparire gli animali liberi, tra le idee. Considerando l'epoca, quel progetto fu tra i più innovativi, tanto che, il giorno della grande inaugurazione, nel gennaio del 1911, si registrò un grande successo.



Da quel giorno e da quelle concezioni che vedevano la corsa all'accaparramento dell'animale più raro o spettacolare, è trascorso più di un secolo e le nuove consapevolezze legate al mondo della Natura e alla conservazione delle specie, si sono fatte strada anche nel vecchio Giardino Zoologico, oggi Fondazione Bioparco, trasformando quella che era una semplice e controversa esposizione delle "fiere", in conoscenza, attenzione, rifugio. La conservazione di animali appartenenti a specie a rischio estinzione e l'accoglienza di esemplari sequestrati e vittime di maltrattamenti, sono divenute priorità. Ed è proprio da quest'ultimo punto che nascono le drammatiche storie di Bingo lo scimpanzé, di Gladio, la tigre del Bengala e degli altri ospiti che qui, hanno trovato cure e ospitalità.



Sequestrato nel 1995, dal Corpo forestale dello Stato, in un night club di Pescara, Bingo, non aveva praticamente mai visto la luce del sole. Costretto a fumare il sigaro e vestito con lo smoking, doveva divertire gli ospiti del locale. Ora, finalmente, vive con i suoi simili in una grande area verde dove trascorre molto del suo tempo al sole. Galdio, lo splendido esemplare di tigre del Bengala, è stato sequestrato ad un circo. È arrivato un anno fa. Malnutrito, debole, magrissimo, soffriva di un forte disagio psicologico. Oggi è in piena forma e il suo manto albino è tornato a risplendere.



Tra gli animali accolti, anche un certo numero di rettili. Come l'Alligatore della Cina (alligator sinensis). La riduzione del suo habitat a causa dell'uomo, fa si che, in natura ne sopravvivano poco più di un centinaio di esemplari. Un numero così esiguo che li ha resi gli alligatori più rari del pianeta. E poi, le testuggini, come la Testuggine Egiziana che, a dispetto del nome, è estinta in Egitto e sopravvive in alcune e sporadiche aree di Libia e Israele. I varani, lucertoloni come il Drago di Komodo che fa parte di un progetto internazionale legato alla riproduzione. Questi sono solo alcuni degli altri casi nei quali la Fondazione si è adoperata. In queste ore, tra gli altri cantieri in corso all'interno del parco, operai e tecnici specializzati, sono al lavoro per ultimare l'area che ospiterà tre orsi bruni che arrivano da un Paese dell'est europeo.

Strappati alle difficili condizioni di vita cui erano costretti, presto potranno vivere più serenamente.
Già, sembra passato veramente un secolo, da quel gennaio di tanto tempo fa. Bingo, lo scimpanzé, ha smesso di fumare. Ha appeso al chiodo lo smoking da un pezzo.
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