Capretta uccisa a calci durante una festa, l'assessore Righini: «Crudeltà inaudita». Denuncia del Codacons

Capretta uccisa a calci durante una festa, l'assessore Righini: «Crudeltà inaudita». Denuncia del Codacons
Martedì 29 Agosto 2023, 16:59 - Ultimo agg. 1 Settembre, 09:25
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Sta avendo una vasta eco la vicenda della capretta uccisa a calci durante i festeggiamenti per un compleanno in un agriturismo di Anagni. I giovani sono in corso di identificazione e saranno  denunciati, mentre sul caso interviene l'assessore regionale alle politiche agricole, Giancarlo Righini: «Le immagini della capretta presa a calci da alcuni giovani dopo una festa in un agriturismo in provincia di Frosinone, lasciano senza parole. Si tratta, infatti, di un gesto di rara violenza e di una crudeltà inaudita che desta profonda indignazione. Il fatto che la vittima sia un animale dimostra inoltre la codardia e la cattiveria di chi è privo di qualsiasi etica morale. Bene la procura che ha già iscritto nel registro degli indagati i due responsabili.  Ai proprietari dell'agriturismo va tutta la mia solidarietà e quella della Regione Lazio», conclude l’assessore Righini. Anche la consigliera ciociara del Pd, Sara Battisti, ha espresso la sua posizione: «
«Sono profondamente colpita e indignata dalla crudeltà dei giovani ragazzi che hanno ucciso a calci una capretta in un agriturismo di Anagni. Tale mancanza di rispetto non ha nulla a che vedere con la cultura del territorio che rappresento e con i valori della tutela della natura e degli animali»

LA DENUNCIA

Assofido-Codacons ha presentato oggi, 29 agosto, un esposto alla Procura della Repubblica di Frosinone in merito al caso della capra uccisa ad Anagni da alcuni ragazzi nel corso di una festa.

«La scrivente Associazione ritiene che non ci siano scuse dinanzi alla becera azione compiuta dai giovani in quanto trattasi di una pratica abietta e vile che nessuna motivazione reale può giustificare – si legge nell’esposto - Nella vicenda in esame parrebbero potersi ravvisare profili di rilevanza penale, tali da richiedere il sollecito intervento dell’autorità adita».  Assofido-Codacons ha chiesto  alla Procura di Frosinone «di voler utilizzare ogni strumento investigativo consentito dalla legge e dal rito allo scopo di predisporre tutti i controlli necessari per accertare quanto esposto ed in caso positivo di verificare il configurarsi di eventuali illeciti e responsabilità, oltre che, in caso affermativo, di esperire l’azione penale».

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