Sembra non finire mai l’odissea per un carico di oltre 850 mucche, a bordo della nave Karim Allah, da due mesi rimbalzata da un porto all’altro per mancanza di compratori del prezioso carico, sospetto di essere portatore di Blue tongue (lingua blu), una malattia virale che si trasmette attraverso un particolare tipo di moscerini. Secondo i veterinari di Cartagena, in Spagna, dove la nave è attraccata, tutti gli animali dovrebbero essere abbattuti.
Odissea nel Mediterraneo, 2 navi con 2.600 bovini a bordo in mare da dicembre: animali stremati
Dal 10 gennaio 2671 vitelli stipati su due navi, Elbeik e Karim Allah, vengono rifiutati dai porti di mezzo Mediterraneo per #bluetongue.
A corto di foraggio per @animalequity @enpaonlus "non è chiaro se i cadaveri siano ancora a bordo delle navi o siano stati gettati a mare". pic.twitter.com/THWTjs08jZ— Sandro Di Domenico (@SandorDD) February 23, 2021
Le mucche sono tenute in condizioni “infernali”, secondo quanto denunciato dagli attivisti.
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In un rapporto confidenziale dei veterinari spagnoli, diffuso dalla Reuters, si legge che gli animali sono malati e non sono quindi idonei per l’esportazione nell’Unione europea. L’eutanasia, conclude il rapporto, è l’unica soluzione “per il bene” degli stessi bovini.
«La mia impressione - ha dichiarato Miquel Masramon, il legale di Talia Shipping Line, l’armatore libanese della nave - è che andranno avanti con l’uccisione degli animali, e sarà molto difficile per noi riuscire ad evitarlo». Masramon ha aggiunto che chiederà la restituzione dei campioni di sangue delle mucche, nell’intento di provare che “non c’è alcun caso di Blue Tongue”.
Cattle stranded on ship in Spain must be destroyed, say vets https://t.co/QuVi9AT12c
— The Guardian (@guardian) February 27, 2021
La nave era partita da Cartagena diretto verso la Turchia, dove le autorità avevano rifiutato il carico, per timori di un’epidemia a bordo. Da allora, molti altri paesi ne hanno rifiutato l’ingresso, e hanno negato anche l’accesso per alimentare gli animali, che sono rimasti per giorni senz’acqua.
Silvia Barquero, attivista della ngo Igualdad Animal, ha definito le condizioni a bordo “infernali”, e ha denunciato condizioni sanitarie inaccettabili. Su 864 bovini, 22 sono morti in mare. Gran parte degli animali deceduti sono stati gettati in acqua.