Adamo Guerra, il finto suicida sarà processato per la violazione degli obblighi di assistenza familiare: cosa rischia

Borghi contattò il consolato italiano ad Atene, chiedendo informazioni e il 9 agosto 2021 ricevette un'email, pubblicata ieri sera da Chi l'ha visto, dove si diceva che non avevano tracce del suo ex marito

Adamo Guerra, il finto suicida sarà processato per la violazione degli obblighi di assistenza familiare: cosa rischia
Lunedì 25 Settembre 2023, 13:11 - Ultimo agg. 18:10
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Approderà in un processo davanti al Tribunale penale di Ravenna il caso di Adamo Guerra, che nel 2013 sparì da Lugo (Ravenna) dove risiedono l'ex moglie e due figlie e ora vive a Patrasso, in Grecia. La citazione a giudizio è del 2019 ma per una serie di motivi è stato rinviato tutto a gennaio, quando il 57enne dovrà rispondere di violazione degli obblighi di assistenza familiare, per avere abbandonato il domicilio domestico, sottraendosi ai doveri inerenti la responsabilità genitoriale e alla qualità di coniuge, facendo mancare i mezzi alla moglie Raffaella Borghi e alle due figlie. Il fascicolo è nato dalla querela che Borghi fece a settembre 2016, quando si presentò dai carabinieri di Imola (Bologna) per denunciare l'ex marito scomparso, ma che le risultava essere stato rintracciato in Grecia, per non aver provveduto al sostentamento familiare.

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La storia

Nei giorni scorsi la storia degli ex coniugi ha avuto risalto perché sembrava che l'uomo avesse inscenato un suicidio con i familiari che lo avrebbero considerato morto per 10 anni.

Ma proprio dalla querela risulta invece che la moglie, quantomeno dal 2016 (ma probabilmente anche prima), era a conoscenza del fatto che era all'estero e lo accusava di violazione degli obblighi familiari.

 

Il finto suicidio

Ieri Borghi, a 'Chi l'ha vistò, trasmissione che si era occupata del caso ed era stata a Patrasso a parlare con Guerra, ha detto: «Dopo una segnalazione di Adamo in Grecia, ho contattato nel 2019 e nel 2021 il Consolato italiano ad Atene per avere conferma della sua presenza sul territorio greco e mi è stato risposto che lì non c'era nessuna traccia di lui». Secondo quanto risulta era stata in effetti avvisata che Guerra era stato fermato per un normale controllo, già tra la fine del 2014 e il 2015: identificato, aveva riferito di non volere comunicare con i parenti in Italia. In seguito l'ex moglie ha chiesto informazioni al Consolato.

L'udienza

Intanto a Ravenna, pur tra qualche intoppo, si procederà contro il 57enne. La prima udienza era stata fissata per settembre 2019, ma il processo era stato sospeso perché l'imputato era stato dichiarato irreperibile fino a quando, nell'ambito del procedimento civile avviato ancora dalla donna per il divorzio, a febbraio 2022, aveva fatto richiesta all'Aire (anagrafe italiani residenti all'estero) di essere cittadino italiano residente in Grecia. Martedì scorso c'è stata un'udienza davanti al giudice monocratico Antonella Guidomei, che, per una incompatibilità legata a una questione formale del precedente avvocato d'ufficio dell'uomo, ha rinviato tutto a gennaio in quella che dunque sarà la prima udienza del processo: moglie e figlie, che erano presenti, hanno manifestato l'intenzione di costituirsi parte civile.

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