Alessandro Venturelli scomparso, il dolore dei genitori: «Chiediamo l'ordine di indagine europeo. Un ragazzo non si volatilizza così»

Silvia Toffanin ha intervistato i genitori del giovane scomparso misteriosamente dalla loro casa di Sassuolo il 5 dicembre 2020

Alessandro Venturelli scomparso, il dolore dei genitori: «Chiediamo l'ordine di indagine europeo. Un ragazzo non si volatilizza così»
Alessandro Venturelli scomparso, il dolore dei genitori: «Chiediamo l'ordine di indagine europeo. Un ragazzo non si volatilizza così»
di Cristina Siciliano
Lunedì 13 Maggio 2024, 07:46 - Ultimo agg. 20:25
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Silvia Toffanin durante la puntata di Verissimo di domenica 12 maggio, è riuscita a toccare le corde emotive dei telespettatori. La conduttrice ha intervistato Roberta e Roberto, i genitori di Alessandro Venturelli, scomparso misteriosamente dalla loro casa di Sassuolo il 5 dicembre 2020 e mai più rientrato. La loro vicenda e una battaglia per la verità e la giustizia, fatta di tanto dolore per una scomparsa senza risposte. Nell'ultimo periodo le speranze di trovare Alessandro si sono accese grazie a segnalazioni di presunti avvistamenti provenienti dall’Olanda, dove anche gli ultimi segnali del cellulare di Alessandro sono stati registrati. «Silvia è sempre più difficile ma noi andremo avanti e non ci fermeremo mai. Questa è una battaglia», ha sottolineato Roberta.

Alessandro Venturelli, il dolore dei genitori

«Alessandro era un ragazzo speciale perché era molto determinato però allo stesso tempo davvero sensibile con un cuore grande - ha sottolineato in lacrime Roberta a Verissimo -.

Tante volte penso che non ha voluto darmi troppi problemi visto il mio momento di fragilità. Dopo sei mesi dalla morte di mio fratello mi sono ammalata io. Il 5 dicembre lui è andato via. Nell'ultimo periodo c'è stato un cambiamento brutto, lui era cambiato. Aveva questi momenti di pianto e stava male. Il giorno prima di andare via lui ha pianto. Più volte gli ho chiesto: "cosa sta succedendo?". E lui mi ha risposto "devo crescere"».

«La cosa che mi spiazza è che Alessandro non ci avrebbe mai fatto soffrire in questo modo - ha aggiunto Roberta -. Fino a quando non si trova bisogna prendere in considerazione tutti gli aspetti della vita di Alessandro. Hanno aperto un fascicolo con allontanamento volontario. Lui sicuramente aveva bisogno di aiuto. Noi siamo sempre impotenti e tutto quello che possiamo fare non lo facciamo tutto. Chiediamo con tanta forza l'ordine di indagine europeo. Siamo andati anche in Olanda. Alessandro ha il diritto di essere aiutato. Io sto talmente male ed è la leggerezza di chi doveva capire che ci porta a non avere certezze. Questo è disumano e devastante. Io non ce la faccio più. Non può finire così». 

«Riteniamo che ci sia qualcuno che l'abbia indotto a fare una scelta - ha aggiunto papà Roberto -. Alessandro non stava bene. Ha cercato di litigare con la mamma con una forza che non era la sua. C'è stato l'abbandono totale. Bisognava cercare nostro figlio vivo non un corpo. Credo non sia in sé, forse sta scappando da qualcuno. Noi viviamo per trovarlo e avere sempre questa sensazione che ha bisogno di noi. Una persona non si può volatilizzare così».

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