Caso alpini, novità in arrivo. La Procura della Repubblica di Rimini ha chiesto l'archiviazione dell'indagine sulle molestie denunciate da una venticinquenne durante l'adunata degli alpini, lo scorso maggio, a Rimini. Lo ha confermato il procuratore capo, Elisabetta Melotti.
Alla base della richiesta della procura ci sarebbe la non identificazione, a due mesi dai fatti, dei presunti autori delle molestie.
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Inoltre l'unica testimone oculare, l'amica della giovane, non sarebbe stata in grado di riferire particolari utili all'identificazione degli autori delle molestie è così pure la vittima. Secondo quanto denunciato dalla ragazza ai carabinieri immediatamente dopo i fatti e poi con denuncia querela presentata tramite legale, mentre si trovava a passare attraverso un gruppo di alpini sarebbe stata strattonata e attirata verso un gruppo di uomini con frasi sessualmente allusive, il cosiddetto catcalling. Il reato per cui la Procura ha indagato è quello di molestie. La ragazza aveva denunciato questo comportamento, a suo dire scorretto, anche attraverso i social il suo appello era stato raccolto da l'associazione di donne "Non una di meno" di Rimini che aveva raccontato di centinaia di segnalazioni simili durante l'adunata che a maggio ha portato in Riviera oltre 90mila alpini. Ora sulla richiesta si pronuncerà il Gip.