Valanga, Luca Nunzi morto sul Sirente: l'aquilano aveva 45 anni, in salvo gli altri 4 escursionisti. Un superstite: «Non potevamo fare nulla»

La valanga si è staccata nella zona di Valle Lupara, uno degli itinerari più amati dagli escursionisti.

Valanga, Luca Nunzi morto sul Sirente: l'aquilano aveva 45 anni, in salvo gli altri tre escursionisti
Valanga, Luca Nunzi morto sul Sirente: l'aquilano aveva 45 anni, in salvo gli altri tre escursionisti
Domenica 14 Gennaio 2024, 16:51 - Ultimo agg. 15 Gennaio, 08:40
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Una valanga si è staccata nel primo pomeriggio di oggi sul Monte Sirente (2.348 metri), nel comune di Secinaro (L'Aquila) travolgendo cinque escursionisti. Luca Nunzi dell'Aquila, 45 anni, è morto, gli altri si sono salvati. Dai primi accertamenti pare che tutti fossero provvisti di ramponi e piccozze. Di neve non ce n'era tanta, ma l'abruzzese sarebbe scivolato causando il distacco di una "cornice" che l'ha poi trascinato a valle contro rocce e alberi. 

 

La valanga si è staccata nella zona di Valle Lupara, uno degli itinerari più amati dagli escursionisti.

Come evidenziano i soccorritori, la chiamata di soccorso è giunta dai compagni di gita della vittima alla centrale operativa 118 dell’Aquila poco dopo le 16, che ha subito inviato l’elisoccorso.

Il Tecnico del Soccorso alpino e speleologico, una volta calato con il verricello sul terreno, ha individuato subito l’escursionista travolto, ne ha constatato le sue condizioni critiche.

Il medico, giunto con lo stesso elicottero, non ha potuto far altro che constatare poco dopo il decesso.

Le operazioni di recupero della salma e dei compagni di gita è avvenuta via via terra grazie ai tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo e degli uomini del soccorso alpino Guardia di Finanza. 

Un superstite

«Sto bene ma sono spaventato. Non potevamo fare nulla». Questo il racconto di uno dei cinque escursionisti che oggi hanno raggiunto Monte Maioli per la domenica fuori porta. Quella che doveva essere una giornata di relax si è trasformata in tragedia per uno di loro. I quattro, tutti aquilani, sono stati recuperati nel tardo pomeriggio dal Soccorso alpino. Sono illesi anche se comprensibilmente spaventati. Gli operatori del servizio 118 li stanno trattando sul posto e stanno valutando se occorre un accesso in ospedale solo a titolo precauzionale

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Il soccorritore

«C'era allerta valanghe in un canale. Una zona frequentata da sciatori e alpinisti anche in questo periodo. Orario troppo tardo perché solitamente tali attività si fanno nella prima mattinata». È quanto afferma uno dei soccorritori del Soccorso Alpino che si è recato sul luogo, nella zona chiamata della Neviera, sul Monte Sirente sul lato intermo, quello che guarda la vallata e non quindi la zona dell'Altopiano delle Rocche.

Il bollettino

Il bollettino più recente del servizio Meteomont, divulgato venerdì alle 14, ha individuato un pericolo di valanghe da 'Debole 1' a 'Moderato 2', pur considerando meno a rischio la zona del Sirente dove questo pomeriggio si è verificato un incidente che ha visto quattro persone travolte da un manto di neve. Tuttavia, come si evince dal documento relativo ai monti abruzzesi, il problema è comunque da tenere in considerazione in virtù della presenza del vento e di neve fresca, con strati di neve che si sovrappongono con temperature molto differenti.

Il sindaco

Un messaggio di cordoglio è stato espresso dal sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi, a seguito della morte dell'escursionista aquilano, Luca Nunzi. «Esprimo profondo dolore - si legge - a nome della municipalità tutta e a titolo personale, per la tragica morte dell'escursionista. Ringrazio gli operatori della centrale del 118 dell'Aquila - prosegue la nota - intervenuti con l'elisoccorso, gli uomini del soccorso alpino della Guardia di Finanza e i tecnici del Corpo nazionale soccorso alpino speleologico (Cnsas) che hanno individuato il luogo della tragedia e tratto in salvo gli altri quattro membri del gruppo di escursionisti». «Un abbraccio di vicinanza - conclude il messaggio - giunga alla famiglia di Luca e ai suoi cari per l'incolmabile dolore cui sono sottoposti».

Il precedente

L’incidente mortale di montagna di ieri segue quello del 31 dicembre scorso dove a perdere la vita sul Gran Sasso fu l’escursionista romano Marco Pecoraio di 58 anni.

(Notizia in aggiornamento ) 

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