Beau Solomon, chiuse le indagini sulla morte: il clochard verso il processo

Beau Solomon, chiuse le indagini sulla morte: il clochard verso il processo
Beau Solomon, chiuse le indagini sulla morte: il clochard verso il processo
di Davide Manlio Ruffolo
Mercoledì 17 Maggio 2017, 10:03 - Ultimo agg. 12:30
2 Minuti di Lettura
Conclusione indagini e processo in vista per Massimo Galioto, il 41enne senza fissa dimora accusato dell’omicidio di Beau Solomon avvenuto lo scorso 30 giugno. Nell’avviso, atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, il clochard è accusato di omicidio preterintenzionale e non più, come ipotizzato in un primo momento, del più grave reato di omicidio volontario.

A motivare il cambiamento nel capo d’accusa, spiegano gli inquirenti, ci sarebbe l’impossibilità di stabilire con certezza, sulla base sia delle testimonianze raccolte che del video agli atti dell’inchiesta, la distanza effettiva tra Solomon e il Tevere. Un dettaglio tutt’altro che di secondo piano in quanto se lo studente statunitense fosse stato a ridosso del greto del fiume, lo spintone sarebbe stato rifilato da Galioto con lo scopo di scaraventarlo in acqua per ucciderlo. In caso contrario, invece, verrebbe meno la piena intenzione del senza tetto di causare la morte dello studente 19enne. Secondo la ricostruzione degli investigatori, la notte dell’omicidio Beau Solomon si trovava a Trastevere in compagnia di alcuni colleghi d’università per passare una serata di svago.

Forse ubriaco si sarebbe allontanato dal gruppo di amici assieme a due persone, rimaste non identificate, che finivano per derubarlo della carta di credito. Beau, un ragazzone atletico, non ci avrebbe pensato due volte e si sarebbe lanciato all’inseguimento dei due ladri. Una rincorsa che lo avrebbe ben presto portato all’appuntamento con il destino quando, forse inciampando, avrebbe urtato Massimo Galioto. Il senzatetto, infastidito dall’accaduto, avrebbe chiesto conto dell’accaduto dando il via ad una furibonda lite. Un breve parapiglia terminato nel peggiore dei modi con il 41enne senza fissa dimora che, con un forte spintone, avrebbe fatto piombare lo studente americano nel Tevere. Stordito e in balia delle acque, come confermato dall’esame autoptico, Solomon avrebbe poi urtato alcune rocce e sarebbe morto per annegamento.
© RIPRODUZIONE RISERVATA