Dal coma al ritorno in campo
La favola del calciatore che visse due volte

Dal coma al ritorno in campo La favola del calciatore che visse due volte
Martedì 21 Gennaio 2014, 12:25 - Ultimo agg. 12:36
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ANCONA - Era volato con l'auto in una scarpata, rimanendo in coma per otto giorni e riportando fratture multiple gravi che avevano messo in dubbio la sua ripresa sportiva. A 14 mesi da quel brutto incidente Simone Cellottini, 20 anni, ex giocatore dell'Ancona, tornato a giocare. Sabato scorso la sua prima partita, dopo i mesi spesi in ospedale e la riabilitazione. Simone è sceso in campo con la maglia del Pietralacroce 73, una squadra di seconda categoria. «Abbiamo perso sei a zero - commenta - ma non importa, ci rifaremo». Non aveva mai smesso di sperare. Dopo lo schianto, avvenuto il giorno della vigilia di Natale 2012, a pochi metri da casa, in curva, a Candia, mentre poco prima di mezzanotte tentava di raggiungere degli amici a Torrette, non aveva voluto parlare di un miracolo ma di una seconda possibilità che la vita gli aveva dato.

Le sue condizioni erano gravissime. Sbalzato dalla sua Fiat Punto cabrio era finito su un albero, incastrato tra i rami. Ricoverato in prognosi riservata si era poi ripreso e sottoposto a diversi interventi per le fratture multiple riportate agli arti. Il suo futuro calcistico si era fermato. «Sapevo e ci credevo che un giorno sarei tornato a giocare - dice Simone - è uno sport che amo troppo». Ex calciatore dell'Ancona 1905 ha avuto la chiamata del direttore della società Lorenzo Buzzo poche settimane fa. «Mi ha telefonato - continua il 20enne - erano interessati a me. Mi conoscevano dal punto di vista sportivo perché prima che avessi l'incidente venivano alle mie partite e mi hanno visto giocare. Io ho accettato. E' un inizio di ripresa, ancora fisicamente non sono al top. Il fermo di 14 mesi mi hanno fatto andare un po' giù di forma fisica ma sto facendo un allenamento particolare per riprendere tutta la muscolatura giusta che serve per giocare a calcio». Simone non si allena ancora con la squadra. Per lui c'è il campo di Torrette dove corre e fa pesi. Sabato sarà di nuovo in campo. «Tra il lavoro e la scuola serale che frequento - aggiunge Simone - non ho più un'ora libera ma va bene così. Riprendere a giocare è stata un'emozione forte, ho qualche dolorino ancora ma passerà. La mia caviglia destra non si muove proprio bene, dovrei fare un altro intervento per metterla a posto definitivamente. Ci penserò questa estate. Per ora voglio giocare».