Divise nazista al cinema per vedere il film "Comandante", bufera su cinque esponenti locali di FdI a Spilimbergo

Tra le polemiche, Sinistra Italiana ha annunciato un'interrogazione parlamentare sulla vicenda

Spilimbergo, al cinema per il film "Comandante" con le divise naziste: bufera su esponenti locali di FdI
Spilimbergo, al cinema per il film "Comandante" con le divise naziste: bufera su esponenti locali di FdI
Sabato 9 Dicembre 2023, 13:10 - Ultimo agg. 14:21
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Una tranquilla serata dedicata al cinema nel piccolo comune di Spilimbergo (provincia di Pordenone), si è trasformata nell'occasione per un pesante polverone politico. Merito della scelta di alcunie esponenti locali di Fratelli d'Italia di indossare uniformi naziste durante la proieizione di "Comandante", film diretto da Edoardo De Angelis con Pierfrancesco Favino come protagonista nei panni di Salvatore Todaro, comandante del sommergibile Cappellini durante la Seconda Guerra mondiale.

Le foto degli esponenti di Fdi seduti in sala con le uniformi del Reich al cinema teatro Miotto di Spilkbergo, durante la serata del 5 dicembre, hanno fatto il giro del web. Le dure reazioni politiche sono sfociate nella presentazione di un'interrogazione parlamentare annunciata dal segretario regionale di Sinistra italiana Sebastiano Badin. 

La rivendicazione del gesto sul post Facebook

Bruno Cinque, uno degli esponenti locali di Fratelli d'Italia ad indossare le uniformi naziste, ha rivendicato la scelta postando su Facebook alcune foto accanto alle quali si legge: «Abbiamo presenziato per una comparsa scenica con alcuni elementi delle associazioni d'arma e alcuni amici in uniforme storica!!».

La sezione provinciale del Fante di Spilimbergo, ha repostato le foto rilanciando: «I Fanti sempre presenti».

Le reazioni

Vedere degli esponenti politici indossare uniformi militari dell'epoca nazista durante una proiezione cinematografica patrocinata dal comune non poteva non generare aspre polemiche politiche. 

A segnalare il fatto è stato il segretario regionale Friuli Venezia-Giulia, Sebastiano Badin: «La scusa dell'interesse storico del film per vestirsi da nazisti non regge, non ci prendano in giro. Non è accettabile che durante la proiezione di un film si presentino figuranti di estrema destra. A questi figuranti nostalgici casualmente non passa mai per la testa di vestirsi da soldati dell'Armata Rossa, da Angloamericani o da Jugoslavi ma cascano sempre nelle uniformi nazifasciste. Il tutto - aggiunge Badin - con la complicità idelogica della giunta comunale e con la scusa di un film che lava le coscienze con lo stereotipo degli "italiani brava gente" come se rastrellamenti, colonialismo, armi chimiche non abbiano fatto parte della storia più buia delle nostre forze armate».

Sotto accusa finisce la giunta comunale di Spilimbergo. Al centro delle polemiche c'è la questione di chi fosse a conoscenza della partecipazione "in costume". Nicola Fratoianni, annunciando un’interrogazione parlamentare sul tema, aggiunge: «Immagino che il questore abbia già dato indicazioni per identificare gli autori di questa geniale (si fa per dire) messinscena di pessimo gusto, indice semplicemente di stupidità e di non aver capito nulla di quel film».

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