Roma, donna uccisa in casa a martellate. Il killer è l'amico del figlio: avrebbe derubato l’anziana di un anello

Omicidio a Prato Fiorito, la vittima aveva 71 anni: arrestato un 38enne del posto

Roma, donna uccisa in casa a martellate. Il killer è l'amico del figlio: avrebbe derubato l’anziana di un anello
Roma, donna uccisa in casa a martellate. Il killer è l'amico del figlio: avrebbe derubato l’anziana di un anello
di Camilla Mozzetti
Venerdì 13 Ottobre 2023, 21:41 - Ultimo agg. 17 Ottobre, 07:04
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«Fermati cosa stai facendo», gli ha urlato provando a difendersi e aggrappandosi, fino a staccarli, ai tubi dell’impianto di riscaldamento. Ma lui non si fermava. Probabilmente sotto l’effetto di droghe, ha continuato a colpirla con un martello fino ad ucciderla. È morta, poco prima delle 19, una donna di 71 anni, Silvana Aru, aggredita nella sua abitazione di viale Prato Fiorito (a Colle del Sole) da un uomo poi fermato dai carabinieri. Si chiama Spartaco Salvatori, classe 1985, ed è accusato di omicidio volontario. A trovarlo ancora in casa, uno dei figli della donna che lo conosceva da tempo. L’ipotesi più probabile è che il 38enne abbia provato a rapinare o a farsi dare dei soldi dalla vittima per acquistare della droga. 

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LA DINAMICA

Quando il figlio della donna è rientrato, trovandola riversa in terra in un bagno di sangue, ha trovato anche Salvatori che non era ancora riuscito a scappare e lo ha fermato, iniziando a picchiarlo.

Sul posto sono arrivati allertati anche dai vicini i carabinieri del Nucleo investigativo di Frascati. Il figlio della donna accorgendosi che la madre non aveva più l’anello al dito ha iniziato a cercare nello zaino di Salvatori trovandolo lì. Vani i tentativi di rianimare la madre: quando sul posto è arrivato anche il 118 per lei non c’era più nulla da fare. I colpi inferti con quel martello erano troppi. L’aggressore, che al momento del fermo non ha proferito parola, l’ha colpita al volto, alla testa e al collo probabilmente a seguito del rifiuto della donna di dargli denaro o altro. Lei nel tardo pomeriggio gli ha aperto la porta perché lo conosceva dal momento che era un amico del figlio. Da quanto hanno potuto dire anche i vicini, che per primi sono accorsi sentendo le urla, l’uomo potrebbe aver insistito ad entrare con la scusa di aspettare il figlio della donna. Poi i rumori e le grida. 

LA SCENA

«Silvana era una donna semplice come tante altre - dicono alcuni di loro - una madre e una persona che stava affrontando con serenità il tempo che passa, non meritava una fine del genere. È stata una fine orribile». Ha provato a difendersi e a riprova di ciò lo stato dell’appartamento: quando i militari dell’Arma sono entrati hanno trovato, oltre a copiose tracce di sangue, mobili capovolti e sedie ribaltate. Salvatori, conosciuto nel quartiere come una testa “calda” è stato fermato e condotto il carcere in attesa dell’interrogatorio di convalida. Portato via anche il figlio della donna che intervenendo per salvare la madre lo ha picchiato selvaggiamente.

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