Edoardo forse ucciso dopo lite viabilità
Indagini su uno scooter trovato bruciato

Edoardo Sforna con la divisa della Cri
Edoardo Sforna con la divisa della Cri
Venerdì 26 Agosto 2011, 10:22 - Ultimo agg. 15 Marzo, 23:33
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ROMA - Uno scooter bruciato stato trovato dai carabinieri a 4-5 chilometri dal luogo dell'omicidio di Edoardo Sforna, il 18/enne ucciso marted sera a Roma. Il mezzo, rinvenuto nell'area di Roma Sud e potrebbe essere quello usato dal killer e dal suo complice per raggiungere la pizzeria di Morena dove il giovane è stato ferito a morte a colpi di pistola. Sullo scooter sono in corso i rilievi per cercare di risalire al numero di telaio. Il mezzo verosimilmente era stato rubato per il delitto.



I carabinieri scavano soprattutto nelle ultime 48 di vita di Edoardo Sforna, alla ricerca del possibile movente dell' omicidio. Un diverbio, magari per motivi di viabilità durante una consegna fatta come fattorino della pizzeria davanti a cui è stato ferito, che avrebbe provocato una reazione abnorme da parte della persona con cui Dodo si era scontrato. Un contrasto occasionale trasformatosi nella ragione di un delitto. Il computer che Sforna teneva in casa è stato acquisito dagli investigatori in cerca di informazioni utili.



Per il momento non viene confermata la notizia di un messaggio di minacce postato sul profilo Facebook di Edoardo. Resta in piedi l'ipotesi che il killer non volesse uccidere Edoardo, ma solo ferirlo alle gambe, e che per errore o per una strana traiettoria il colpo sia arrivato al torace. «Se la volontà era di ammazzarlo, non mi sembrano dei gran professionisti», commenta una fonte vicina all'indagine.



Stasera gli amici di Edoardo Sforna si sono ritrovati sotto casa del ragazzo per una fiaccolata in sua memoria. L'appuntamento - avevano scritto gli stessi ragazzi su Facebook - è alle 21 sotto casa di Edoardo, in via Casal Morena 102. Da lì sono partiti per arrivare fino a via Frascineto, il luogo del delitto. Alla fiaccolata hanno partecipato anche i familiari di Edoardo.



Un incontro con il ministro dell'Interno e le forze dell'ordine, mercoledì, per «avere chiarezza e una strategia di contrasto» in relazione agli ultimi omicidi avvenuti nella Capitale, e con particolare attenzione a quelli di cui ancora non si conoscono le cause, sui quali «lo Stato deve dare risposte». Lo ha annunciato a SkyTg24, il sindaco di Roma Gianni Alemanno. «Noi - ha affermato - stiamo sollecitando una forte risposta da parte dello Stato. I reati che ci preoccupano di più sono sette omicidi irrisolti che hanno il sapore di un regolamento di conti: situazioni in cui si è sparato, si è accoltellato, e sono omicidi di cui non si è trovata la causa. Noi chiediamo con forza agli inquirenti di individuare la spiegazione di questi omicidi: è un arrivo della criminalità organizzata su Roma? Sono bande territoriali che si armano per andare ad affrontare le loro questioni non più con risse ma con armi, pistole e coltelli? Dobbiamo avere queste risposte, e spetta allo Stato darcele. Mercoledì avremo un incontro con il ministro Roberto Maroni o con il sottosegretario Mantovano, col prefetto, con i carabinieri e la polizia, proprio per avere chiarezza e una strategia di contrasto: la criminalità organizzata non deve sbarcare a Roma. Su questo il Comune è fortemente impegnato e ci aspettiamo che lo Stato, nelle sue articolazioni, faccia tutto quello che deve essere fatto».
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