Roma, 18enne ucciso in una pizzeria
«Oddio mi hanno sparato» / Video

Edoardo Sforna in una foto dal suo profilo Facebook
Edoardo Sforna in una foto dal suo profilo Facebook
Mercoledì 24 Agosto 2011, 09:06 - Ultimo agg. 24 Settembre, 00:03
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ROMA - Un altro agguato e un altro morto a Roma. La vittima, la 24^ dell'anno, un 18enne romano incensurato, Edoardo Sforna, fattorino in un locale di Morena, la pizzeria Jolly del centro commerciale Campo Romano, al confine con il comune di Ciampino. Il ragazzo è stato ucciso con un colpo di pistola al torace. A sparare sono stati due uomini a volto coperto che verso le 22 di ieri sera hanno esploso quattro colpi di 7,65 e sono poi scappati a bordo di uno scooter di colore scuro.



Il ragazzo, trasportato in ospedale, è morto nella notte al policlinico Tor Vergata. A ucciderlo sarebbe stato un solo colpo di pistola che lo ha raggiunto al torace, mentre gli altri tre sarebbero andati a vuoto.



Le ultime parole: oddio mi hanno sparato. «Saranno state le dieci quasi spaccate, eravamo seduti ai tavolini, abbiamo sentito gli spari e dopo è arrivato Eduardo che si teneva il petto e diceva “Oddio mi hanno sparato, chiamate mia madre, mi sento male”, poi è caduto per terra lì davanti a noi». E' il racconto di un ventitreenne che, come la vittima, lavora saltuariamente come fattorino nella pizzeria.



La vittima era seduta davanti a uno dei due ingressi, al primo piano del centro commerciale, quando i killer sono arrivati e gli hanno sparato. Sforna, dopo essere stato colpito al petto, ha fatto pochi metri verso l'altro ingresso, sul retro, dove si trovavano diverse persone sedute. «Si è sollevato la maglietta e ci ha fatto vedere il buco della pallottola - racconta il testimone - sembrava una ferita da fucile a pallini. Poi è caduto per terra. Abbiamo chiamato l'ambulanza e ci hanno messo 40 minuti ad arrivare da Tor Vergata, che è qua vicino». Secondo il testimone, sentito per ore in nottata dai carabinieri, la vittima lavorava da appena tre giorni come fattorino per la pizzeria Jolly.



Diverse persone parlano di ritardo nell'arrivo dell'ambulanza. «Ci hanno messo 40 minuti ad arrivare - dice Magdy Jonues (VIDEO), 49 anni, l'egiziano proprietario della pizzeria - Edoardo all'inizio non sembrava così grave, per un quarto d'ora è stato cosciente. Abbiamo chiamato in tanti il 118, ma non arrivavano mai». Anche altri clienti che si trovavano all'esterno del locale danno la stessa versione.



Ares 118: ambulanza arrivata in 14 minuti. «In merito al soccorso prestato ieri 23 agosto, presso via Frascineto a Roma (località Morena)», la Direzione di Ares 118 in una nota precisa: «La chiamata per il soccorso in questione è arrivata alla Centrale Operativa 118 di Roma alle ore 21.57 per concludersi un minuto dopo: il richiedente riferiva “stato di shock in paziente a cui avevano sparato”. L'ambulanza, inviata dalla postazione territoriale di Cinecittà, è giunta sul luogo dell'evento alle ore 22.12 ed ha caricato il paziente sul mezzo di soccorso alle ore 22.14. Il ragazzo è giunto presso il pronto soccorso dell'ospedale Policlinico Tor Vergata alle ore 22.17. Dalla chiamata del richiedente all'arrivo in ospedale del paziente sono quindi trascorsi 20 minuti».



Jounes ha riferito che il ragazzo lavorava part time da circa un mese consegnando pizze a domicilio. Aveva sostituito un amico partito per le vacanze. «Era un ragazzo tranquillo, anche un po' timido e silenzioso - dice - Abbiamo sentito i colpi di pistola da dentro la pizzeria e poi lo abbiamo visto entrare dicendo “oddio, mi hanno sparato”. Dopo un po' è caduto per terra, ma sembrava che stesse bene».



Sforna aveva compiuto diciotto anni in aprile, abitava in zona, in via di Casal Morena. Faceva anche il bagnino in una piscina ed era un volontario della Croce Rossa Italiana, del Gruppo Pionieri di Ciampino, sezione giovanile dell'associazione alla quale possono partecipare ragazzi tra gli 8 ed i 25 anni al termine di un corso di 13 incontri. Edoardo era figlio unico. Il padre, Antonio, pensionato, aveva una tintoria a Ciampino, mentre Marina, la madre, è impiegata. Dodo, come lo chiamavano gli amici, era fidanzato da pochi mesi con Elisa, figlia di un poliziotto, che stanotte lo avrebbe aspettato invano per mangiare insieme i cornetti caldi. Si era diplomato all'Istituto Tecnico Commerciale Lucio Lombardo Radice di Morena e qualche mese fa aveva preso la patente. Tifoso della Roma, Edoardo partecipava attivamente alle iniziative della Croce Rossa, compresi i campus estivi insieme con gli amici. L'ultimo era stato organizzato a luglio, a Ciampino.



La pizzeria Jolly è stata posta sotto sequestro. Nel complesso commerciale sono ospitati anche una lavanderia, un negozio di ottica, un supermercato, un parrucchiere e diversi uffici ai piani superiori.



Le indagini si svolgono a tutto campo alla ricerca di un movente: tra le prime ipotesi, ancora molto sommarie, Sforna potrebbe essere stato ucciso per un contrasto personale, ma si scava nella vita del ragazzo alla ricerca di qualsiasi elemento che possa aprire altre piste. Gli inquirenti non credono all'errore di persona.


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