Elio Fiorucci, da Warhol a Haring, una vita hippie fra moda e arte

Elio Fiorucci, da Warhol a Haring, una vita hippie fra moda e arte
di Valentina Venturi
Lunedì 20 Luglio 2015, 17:42
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Elio Fiorucci, "l’hippie della moda" come amava farsi chiamare, ha segnato la moda e la cultura italiana con i suoi colori, la gioia di vivere e la voglia di “peace and love”. È Fiorucci il simbolo di uno street style colorato e allegro, moderno e attuale sin dagli anni Sessanta, quando gli angeli vittoriani diventano il suo alter ego. Prende forma da qui uno stile inconfondibile, fatto di colori, angeli e fantasia. A lui si deve la commistione tra look londinese e gusto italiano, il fast style, l’abbigliamento dominato dai colori fluo, a Fiorucci si devono gli accessori di plastica e le t-shirt con angeli e personaggi dei cartoni.



Era nato il 6 giugno 1935 a Milano. La sua avventura nel mondo della moda comincia presto: a soli 16 anni apprende i primi rudimenti del mestiere e del rapporto con il pubblico facendo l’apprendista nel negozio del padre, dove si vendevano pantofole. Da qui negli anni Sessanta spicca il volo, per dare voce al suo stile libero e pieno di estro.



Nel 1967 inaugura il primo e storico negozio a Milano in Galleria Passarella e nel 1975 sbarca a Londra in Kings Road. Passa solo un anno e nel 1976 apre un Fiorucci Store a New York sulla 59esima Strada. Il negozio viene disegnato dai designer Ettore Sottsass, Andrea Branzi e Franco Marabelli, mentre Andy Warhol sceglie la vetrina del negozio per il lancio del suo giornale “Interview”; 12 mesi dopo a Manhattan Fiorucci organizza l’Opening dello Studio 54, discoteca che diventa mito e riferimento per mondo del jet set. Alla serata partecipano tra gli altri Bianca Jagger, Andy Warhol e Grace Jones.



Gli anni Ottanta sono ancora attuali e vissuti nel presente per Fiorucci, sempre antesignano delle tendenze. Ecco allora che nel 1984 invita a Milano Keith Haring: l‘artista americano lavora due giorni e una notte per trasformare il negozio Fiorucci di Galleria Passarella in un’opera d’arte: pareti e mobili del negozio vengono "rivestiti" con la sua creatività, le opere saranno poi vendute all'asta.



Uomo attento ai tempi che cambiano e desideroso di sperimentarsi con il presente, nel 1990 Elio vende la Fiorucci spa, costituita negli anni '70, alla società giapponese Edwin Co. Ltd e dà vita a Love Theraphy by Elio Fiorucci, chiamata così per continuare a dare spazio ai temi propri degli anni Settanta che lo hanno definito e caratterizzato: pace e amore. Il cambiamento impone anche un diverso look e marchio: piccoli capi d'abbigliamento, jeans, t-shirt, abiti e accessori sono ora identificati con due nanetti. Pace e amore riconducibili a tutto, anche al mondo animale. Motivo per cui era stato invitato all'Expo di Milano, dove aveva deciso di puntate sul tema del rispetto per gli animali.
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