IL CASO

Giovanna Pedretti funerali, la dura omelia del parroco: «Illazioni come macigni, la gente ama le disgrazie altrui». La famiglia contro la stampa: «Non fatevi più vedere»

La donna, domenica scorsa, era stata trovata priva di vita nelle acque del fiume Lambro

Giovanna Pedretti funerali, la dura omelia del parroco: «Illazioni come macigni, la gente ama le disgrazie altrui». La famiglia contro la stampa: «Non fatevi più vedere»
Lunedì 22 Gennaio 2024, 10:03 - Ultimo agg. 23 Gennaio, 19:15

L'omelia al funerale

 Nella vicenda di Giovanna Pedretti, la ristoratrice trovata a morta a Sant'Angelo Lodigiano, «c'è il giudizio sommario, senza appello, senza misericordia, di chi parla senza sapere, senza conoscere». Don Enzo Raimondi si è espresso così oggi ai funerali della donna: «Il rincorrersi, senza alcun filtro, dei sospetti, pesanti come macigni. Costruiti per soddisfare i pruriti di gente ormai frustrata al punto da bramare la narrazione delle disgrazie altrui. Dove il teorema da dimostrare, il dubbio da alimentare è che anche dove c'è del bene si nasconde, alla fine, un interesse, un tornaconto. Facendo così diventare le ombre tenebra». 

Mille persone al funerale

Un migliaio di persone ha partecipato stamani a Sant'Angelo Lodigiano ai funerali della ristoratrice 59enne Giovanna Pedretti trovata morta 8 giorni fa nel greto del fiume Lambro. Nei giorni precedenti la donna aveva ricevuto lodi per aver risposto a tono a una recensione di un cliente che si lamentava di aver mangiato nel suo locale - la pizzeria 'Le Vignolè di Sant'Angelo - con a fianco due omosessuali e un disabile e poi era stata accusata sui social proprio di aver inventato quella recensione solo per farsi pubblicità.

Lo striscione per ribadire ai giornalisti di rispettare il momento di dolore, che era comparso, nei giorni scorsi, vicino all'abitazione della donna, che si trova sopra la pizzeria, è stato esposto sul sagrato della basilica. Don Enzo Raimondi, che ha celebrato le esequie con tutti i parroci di Sant'Angelo, all'arrivo della bara in chiesa ha detto che «non è il clamore mediatico che ci riunisce qui ma l'amicizia con Giovanna e la vicinanza ai familiari. Siamo qui per leI». 

Circa 1.000 persone presenti

Un migliaio di persone ha partecipato stamani a Sant'Angelo Lodigiano ai funerali della ristoratrice 59enne Giovanna Pedretti trovata morta 8 giorni fa nel greto del fiume Lambro. Nei giorni precedenti la donna aveva ricevuto lodi per aver risposto a tono a una recensione di un cliente che si lamentava di aver mangiato nel suo locale - la pizzeria 'Le Vignolè di Sant'Angelo - con a fianco due omosessuali e un disabile e poi era stata accusata sui social proprio di aver inventato quella recensione solo per farsi pubblicità. Lo striscione per ribadire ai giornalisti di rispettare il momento di dolore, che era comparso, nei giorni scorsi, vicino all'abitazione della donna, che si trova sopra la pizzeria, è stato esposto sul sagrato della basilica. Don Enzo Raimondi, che ha celebrato le esequie con tutti i parroci di Sant'Angelo, all'arrivo della bara in chiesa ha detto che «non è il clamore mediatico che ci riunisce qui ma l'amicizia con Giovanna e la vicinanza ai familiari. Siamo qui per leI».

Giovanna Pedretti, oggi l'ultimo saluto alla ristoratrice morta suicida. Il funerale della donna, che si sarebbe tolta la vita dopo il caso della recensione al suo locale, si terrà alle 10 di lunedì 22 gennaio, a Sant'Angelo Lodigiano. La famiglia ha lanciato un appello: «Non inviare fiori ma devolvere l'equivalente in offerte alla Casa di Riposo di Sant'Angelo Lodigiano o all'Associazione Genitori e Amici dei disabili e Gruppo il Maggiolino».

La donna, domenica scorsa, era stata trovata priva di vita nelle acque del fiume Lambro.

Dopo l'autopsia sulla salma, che si è tenuta ieri all'Istituto di Medicina legale di Pavia, che ha stabilito che la donna è morta per annegamento, il cadavere è stata restituito alla famiglia. La famiglia chiede espressamente che i giornalisti non partecipino alle esequie.

Le indagini sulla morte

Proseguono intanto le indagini della Procura di Lodi, che ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio contro ignoti. La famiglia di Giovanna Pedretti ha deciso di nominare un consulente informatico che dovrà accertare la veridicità o meno della recensione online scritta su Google da un ipotetico cliente il quale aveva lamentato d’aver mangiato vicino a gay e disabili, ripota il Corriere. 

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