Giovanni Fresi, orafo di Arzachena ucciso a bastonate dal figlio davanti ai carabinieri: era intervenuto per calmarlo in un locale

L'episodio è avvenuto intorno all'1,30, vicino all'ingresso di un locale in viale Costa Smeralda dove il 35enne stava trascorrendo la serata

Giovanni Fresi, orafo di Arzachena ucciso a bastonate dal figlio davanti ai carabinieri: era intervenuto per calmarlo davanti a un locale
Giovanni Fresi, orafo di Arzachena ucciso a bastonate dal figlio davanti ai carabinieri: era intervenuto per calmarlo davanti a un locale
Giovedì 28 Dicembre 2023, 09:37 - Ultimo agg. 30 Dicembre, 10:09
2 Minuti di Lettura

Un giovane di 35 anni, Michele Fresi di Arzachena, ha ucciso al padre la scorsa notte con un colpo di un bastone raccolto da terra all'esterno di un locale ad Arzachena, in Gallura. L'episodio è avvenuto intorno all'1,30, vicino all'ingresso di un locale in viale Costa Smeralda dove il 35enne stava trascorrendo la serata.

 

Giovanni Fresi ucciso dal figlio

La vittima è Giovanni Fresi, di 58 anni, noto orefice del posto, che è morto sul colpo.

Stando alle prime ricostruzioni, il giovane potrebbe essere stato sotto l'effetto di stupefacenti e avrebbe dato in escandescenze.

Intervenuto per calmarlo

Assieme ai carabinieri è arrivato sul posto anche il padre che ha cercato di calmarlo, ma il 35enne ha avuto una reazione violenta. Ha raccolto da terra un grosso pezzo di legno e lo ha usato per colpire il padre alla testa. Feriti anche una donna e due militari che sono stati trasportati in ospedale. Michele Fresi è stato arrestato e portato nella caserma dei carabinieri di Olbia.

Accertamenti sulla salma

Michele Fresi che si trova ancora nella caserma dei carabinieri della stazione di Olbia, è difeso dall'avvocato Nino Vargiu. Il 35enne, che aveva da tempo problemi con l'abuso di sostanze stupefacenti e di alcol ed era già noto alle forze dell'ordine per i suoi scatti d'ira, è ora disposizione dell'autorità giudiziaria. Sono in corso gli accertamenti sulla salma del padre che non è stata ancora restituita ai familiari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA