Jovanotti, multa agli organizzatori del Jova Beach Party a Viareggio: «Già pagata». Ecco il motivo

Per gli inquirenti, nell'estate 2022 non sarebbe stata effettuata una recinzione efficace della duna

Jovanotti, multa agli organizzatori del Jova Beach Party a Viareggio: «Già pagata». Ecco il motivo
Jovanotti, multa agli organizzatori del Jova Beach Party a Viareggio: «Già pagata». Ecco il motivo
di Tommaso Cometti
Martedì 14 Novembre 2023, 19:34 - Ultimo agg. 16 Novembre, 07:12
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Jova Beach Party  di Viareggio: la società organizzatrice del maxi evento paga una multa di 3mila euro alla Regione Toscana per l’evento dell’estate del 2022. Secondo i carabinieri forestali, infatti, non sarebbe stata realizzata una recinzione permanente della duna dinanzi all’area della Croce Verde, in viale Europa a Viareggio, per impedirne il danneggiamento. La sanzione è stata già regolarmente pagata, come hanno riferito  i carabinieri forestali responsabili degli accertamenti.

L'evento

La realizzazione dell’imponente evento musicale fu subordinato ad una serie di prescrizioni.  La società si era fatta carico, inoltre, di eseguire degli interventi al fine di salvaguardare la prateria dominata dalla gramigna delle spiagge presente nell’area che avrebbe accolto il pubblico, attraverso la rimozione di gran parte delle piante e la loro ripiantumazione sul sito successivamente all’evento.

Alla ditta proponente furono impartite anche altre prescrizioni finalizzate alla protezione di ulteriori habitat presenti nell’area interessata dall’evento, in particolare: la realizzazione di una recinzione permanente della duna antistante l’area della Croce Verde, presso Viale Europa, per impedirne il danneggiamento per calpestìo ed il posizionamento di due pannelli informativi sulla vegetazione, sulla flora e sulla fauna degli ambienti dunali e sull’importanza della loro tutela in corrispondenza della duna presso Viale Europa-Croce Verde.

Secondo i militari del gruppo carabinieri forestali di Lucca, la prima delle prescrizioni non sarebbe stata rispettata. Per questo motivo, alla società è stata contestata la violazione della legge regionale toscana 30 del 2015 (Norme per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico-ambientale regionale) che prevede una sanzione da 1.500 a 9.000 euro.

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