Kata, lo sgombero dell’albergo. E la madre teme sia morta: «Spero non la trovino qui»

Lo sfogo di mamma Kathrina: «Se fosse ancora nel palazzo significherebbe che non è più viva» ​

Kata, lo sgombero dell’albergo. E la madre teme sia morta: «Spero non la trovino qui»
Kata, lo sgombero dell’albergo. E la madre teme sia morta: «Spero non la trovino qui»
Domenica 18 Giugno 2023, 00:04 - Ultimo agg. 17:53
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Scenderanno in campo anche le “teste di cuoio” dei carabinieri per scandagliare - così come si fa quando si cercano i bunker dei boss latitanti - ogni anfratto o stanza segreta dell’ex hotel Astor di Firenze. Gli inquirenti, infatti, sospettano che Kata, la bimba peruviana di 5 anni di cui non si hanno notizie dal 10 giugno scorso, non sia mai uscita dall’immobile di via Maragliano, alla periferia nord della città. Il tempo stringe: per questo venerdì il pm Christine Von Borries ha chiesto e ottenuto in tempi record dal gip del Tribunale del capoluogo toscano il sequestro preventivo del palazzo occupato, che ieri è stato sgomberato dalle forze dell’ordine. «Spero che non la trovino qui dentro, perché sennò significherebbe che Kata non è più viva - ha commentato la mamma - Invece io spero che lo sia». Kathrina Alvarez, dopo essere stata spostata tre giorni fa in un’altra struttura insieme all’altro figlio di 8 anni, è tornata all’Astor per prendere gli ultimi effetti personali, tra cui alcune bambole della piccola. Le operazioni di sgombero sono durate 9 ore, si sono concluse senza problemi di ordine pubblico e hanno coinvolto oltre ai carabinieri, titolari delle indagini, anche polizia e vigili del fuoco. Centotrentadue persone, tra cui 42 di minori, sono state trasferite in quattro strutture d’accoglienza individuate dall’amministrazione comunale. 

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GEORADAR E CAMERE TERMICHE

Solo avendo campo libero, infatti, il Gruppo intervento speciale (Gis) - che è un reparto d’élite dell’Arma - può mettere in campo, a partire da oggi, i suoi sofisticati mezzi tecnologici: camere termiche e georadar.

L’obiettivo è perlustrare ogni centimetro quadrato della struttura, ogni vano nascosto o intercapedine, alla ricerca della bimba scomparsa. Se sarà il caso si demoliranno anche muri e controsoffitti. L’Astor è un vero e proprio labirinto - spiegano gli investigatori - e il degrado in cui versa da anni, con accumuli di rifiuti e laterizi, non agevola il compito. Secondo il fiuto dei cani molecolari che hanno perlustrato l’edificio, la piccola non è uscita da lì. D’altronde anche le telecamere di sorveglianza presenti all’esterno, confermano questa ipotesi. Le ricerche, quindi, al momento si concentrano all’interno dell’ex hotel. Lo sforzo investigativo è massimo: oltre ai carabinieri del reparto operativo di Firenze, sono coinvolti nelle indagini anche gli specialisti del reparto crimini violenti del Ros, istituito nel 2012 dopo l’omicidio di Sarah Scazzi, ad Avetrana. 

LE POLEMICHE

Intanto Matteo Renzi ha predisposto un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno e a quello della Giustizia. «Nell’immobile occupato si sono susseguiti vari episodi di illegalità e ciò nonostante l’ufficio della Procura di Firenze ha deliberatamente scelto di non intervenire e tollerare una situazione di illegalità diffusa, più volte denunciata», ha commentato il leader di Italia Viva. «A distanza di mesi dalla richiesta, lo sgombero è arrivato soltanto ad una settimana dalla scomparsa di una bambina di 5 anni: perché questo ritardo?», si è chiesto il senatore. «Ora basta tolleranza verso le occupazioni abusive, le norme vanno applicate - ha fatto eco il deputato toscano della Lega Andrea Barabotti - per prevenire le tante situazioni di illegalità e degrado crescente, dove sono costretti a crescere migliaia di bambini in tutta Italia. Il caso della piccola Kata ci insegna che a pagare il conto di queste situazioni inaccettabili sono sempre i soggetti più fragili». «La mia amministrazione ha fatto 62 sgomberi, uno ogni 50 giorni. La nostra posizione è chiara: non c’è solidarietà, non c’è accoglienza senza legalità. La legalità è principio che vale sempre e non può essere messo a disposizione di polemiche politiche. Detto ciò ci concentriamo sulle ricerche della bimba», ha risposto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, presente alle operazioni di sgombero. Questa mattina è in programma una preghiera per Kata, a cui seguirà una marcia che riporterà i partecipanti fino all’ex hotel Astor. 

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