​«Lavoro come commessa e dormo in auto perché non trovo casa: troppi 600 euro per una stanza in affitto e non vogliono il mio gatto»

Elena, 30enne che lavora a Firenze, da 9 mesi non ha un posto in cui stare. L'ultima speranza, un appello sui social

«Faccio la commessa e dormo in auto perché non trovo casa: 600 euro per una stanza in affitto sono troppi, e non vogliono il mio gatto»
​«Faccio la commessa e dormo in auto perché non trovo casa: 600 euro per una stanza in affitto sono troppi, e non vogliono il mio gatto»
Sabato 6 Aprile 2024, 17:00
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Elena, una giovane trentenne residente a Firenze, si ritrova intrappolata in una situazione disperata che riflette la crescente crisi abitativa della città. Lavoratrice con contratto determinato in un negozio al centro commerciale di San Donato, si è vista costretta a lasciare la sua abitazione a dicembre a causa di un aumento dell'affitto insostenibile. Da allora, la sua ricerca di un nuovo alloggio si è trasformata in un vero e proprio incubo. «A dicembre ho dovuto lasciare la casa in cui stavo, non lontano da Ponte alla Vittoria. Da allora non riesco a trovare neppure una stanza: gli appartamenti interi sono troppo cari e per le camere singole non mi accettano perché ho un gatto. A volte sono costretta a dormire in macchina in un parcheggio. Oggi non so dove andare», racconta Elena a Repubblica. 

L'affitto con un gatto

Il problema principale risiede nella difficoltà di trovare una sistemazione che accetti animali domestici. «Sono andata a vedere tante camere, non so neppure quante ne ho cercate ormai, ma ovunque mi dicono che non accettano animali», spiega la commessa dimostrando come il suo attaccamento al suo gatto, Picasso, sia diventato un ostacolo nella ricerca di una nuova casa.

Questo, unito alla preferenza dei proprietari per studenti o contratti transitori.v 

Le notti in auto

Elena ha dovuto ricorrere a soluzioni temporanee, dormendo occasionalmente dai colleghi o nella propria auto. «A volte dormo dai colleghi ma altre notti in macchina, perché non posso chiedere ospitalità tutte le sere. Sono disperata e non so dove andare».  A complicare la situazione, i costi alle stelle degli affitti: «Mi hanno chiesto 600 euro per una singola stanza, i prezzi sono diventati allucinanti. In altri casi volevano per forza che avessi un’assunzione a tempo indeterminato, che per il momento ancora non ho», spiega. La sua ricerca di una soluzione l'ha portata a valutare la vita fuori città, ma anche questa opzione si è rivelata impraticabile a causa dei costi di trasporto. Alla fine, la disperazione ha spinto Elena a rivolgersi ai social media, dove ha condiviso la sua situazione nella speranza di trovare aiuto. «Spero di aver smosso qualcosa. Anche perché ho capito che non sono l’unica: molte altre persone sono in difficoltà per la casa e non riescono a trovarla», riflette.

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