Kata rapita, i genitori sentiti dagli investigatori: «Un sequestro pianificato» Nuovo sopralluogo all'ex Astor

La bimba di 5 anni pedina di una vendetta o di un'estorsione

Kata rapita, i genitori sentiti dagli investigatori: «Un sequestro pianificato» Nuovo sopralluogo all'ex Astor
Kata rapita, i genitori sentiti dagli investigatori: «Un sequestro pianificato» Nuovo sopralluogo all'ex Astor
Giovedì 15 Giugno 2023, 20:58 - Ultimo agg. 17 Giugno, 07:10
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Gli eventi che hanno portato al sequestro di Kata, la bimba di 5 anni scomparsa a Firenze il 10 giugno, sono ormai dilineati sul tavolo degli inquirenti che nel pomeriggio hanno ascoltato i genitori. Ora i loro sospetti chiudono il giro di testimonianze raccolte dagli investigatori in questi giorni ed entrano formalmente nell'inchiesta per il sequestro della piccola.

Gli atti sono stati secretati e, subito dopo essere stati ascoltati, i due sono stati trasferiti dall'hotel occupato in un altro alloggio forse per il timore di ritorsioni.

Il padre Miguel Angel Ramon Chicllo Romero è stato ascoltato per circa due ore. La madre Kathrina Alvarez invece per circa un'ora.

 

Sono stati sentiti separatamente nell'ufficio del sostituto procuratore Christine von Borries. «Aiutateci a ritrovare nostra figlia, non smettiamo di ripeterlo», hanno lanciato un altro appello uscendo dalla procura. «Ci sentiamo confusi, frastornati. Aiutateci», ha aggiunto il padre. L'uomo ha avuto modo di dire pubblicamente che «l'hanno rapita, è stato pianificato tutto».

Ora la stessa convinzione l'ha potuta ribadire agli inquirenti. Le ipotesi dei genitori su chi possa aver rapito la figlia si stagliano sul contesto di illegalità nell'ex hotel Astor, e sul racket degli affitti abusivi delle stanze. Forse Kata potrebbe essere una pedina di una vendetta o estorsione. I racconti, le spiegazioni, anche le possibili ricostruzioni che la coppia ha fatto in procura saranno esaminate alla ricerca di riscontri. La madre era già stata sentita, ma le indicazioni di Miguel Angel Ramon Chicllo Romero potrebbero dare nuovi impulsi alle ricerche della piccola. Gli accertamenti dei carabinieri sono proseguiti anche sul piano tecnico. Un nuovo sopralluogo del servizio scientifico dei carabinieri all'interno dell'ex hotel Astor si è concluso anche col prelevamento dello spazzolino da denti usato da Kataleya. Una decisione degli inquirenti per ricavare il Dna e confrontarlo con eventuali tracce.

Con l'incrocio delle testimonianze - e delle immagini - il punto del rapimento sembra essere il cortile sul retro dell'ex albergo che confina col condominio accanto e qui si è concentrata l'attenzione delle indagini, mentre sembra scartata una fuga dall'ingresso principale di via Maragliano; in questo caso va percorso l'hotel e in più persone avrebbero potuto vedere. Invece è all'esame la modalità di fuga da questo passaggio: o la bimba è stata caricata in un'auto non notata dai condomini oppure la fuga è stata inizialmente a piedi. Ma o si torna in via Boccherini, dove ci sono telecamere, anche private, oppure è stato scavalcato un muro tra i cortile dietro i palazzi issando la bambina. In serata è arrivata la rinuncia all'incarico ad assistere la madre di Kata da parte dell'avvocato Daica Rometta a causa di «reiterate interferenze esterne», come ha spiegato lo stesso legale.

Una trentina di peruviani invece si è trovata in piazza Duomo con cartelli «Aiutateci a farla tornare a casa» e palloncini bianchi. E in serata su una diretta Fb un utente ha scritto ad una esponente della comunità peruviana, per poi cancellare subito, « Kata è in Germania con me». Ma già tante segnalazioni sono state giudicate opera di mitomani.

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