«Lesbiche di me**a, vi ammazzo», aggressione choc a Pavia: 4 ragazzine (da 12 a 15 anni) prese a calci e pugni, ferita una donna

L'aggressione è stata denunciata dall'associazione Coming-Aut LGBTI+ Community Center: «Nessuno è intervenuto ad aiutarle, solo la donna che è finita all'ospedale»

«Lesbiche di me**a, vi ammazzo», aggressione choc a Pavia: 4 ragazzine (da 12 a 15 anni) prese a calci e pugni, ferita una donna
«Lesbiche di me**a, vi ammazzo», aggressione choc a Pavia: 4 ragazzine (da 12 a 15 anni) prese a calci e pugni, ferita una donna
Mercoledì 6 Settembre 2023, 10:45 - Ultimo agg. 18:01
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Pavia choc. Un uomo ha aggredito verbalmente e fisicamente quattro ragazzine di età compresa tra 12 e 15 anni, difese da una donna che, per questo motivo, è stata a sua volta aggredita. Ha gridato loro «Lesbiche di me**a, vi ammazzo» e le ha colpite con sputi, spintoni e tirando loro i capelli. 

L'aggressore, per niente frenato dal fatto che le vittime fossero tutte minorenni, è stato poi ostacolato da una donna che è intervenuta per difendere le giovanissime, fermando di fatto l'attacco alle ragazzine.

Ma ha scatenato la furia contro se stessa: l'uomo le ha sferrato dei pugni che l'hanno fatta cadere a terra, a quel punto, prima di essere portata al pronto soccorso, ha chiamato le forze dell'ordine. 

L’episodio omofobo risale alla sera di domenica ed è avvenuto a Cava Manara, in provincia di Pavia, come denunciato da Coming-Aut LGBTI+ Community Center, associazione pavese. «Tra le 22,30 e le 23, alla festa di Cava Manara, paese di 7.000 abitanti alle porte di Pavia quattro ragazzine, di età compresa tra i 12 e i 15 anni, sono state aggredite da un uomo di 47 anni. Si è accanito con particolare violenza sulla più giovane delle quattro, di soli 12 anni».

«Le molte persone presenti - proseguono nella denuncia - non hanno reagito, qualcuno si è limitato a riprendere la scena con lo smartphone, fino a quando una donna, residente poco lontano, è intervenuta interponendosi tra l'aggressore e le vittime, fermando l'attacco. L'uomo le ha sferrato dei pugni che l'hanno fatta precipitare a terra. A quel punto, prima di essere portata al pronto soccorso, ha chiamato le forze dell'ordine. Nel frattempo è intervenuta la polizia locale». 

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Davide Podavini, presidente di Coming-Aut, ha voluto esprimere «solidarietà alle giovanissime vittime dell'aggressione, che sono state marchiate come lesbiche e, in quanto tali, considerate meritevoli di manifestazioni d'odio, di violenza fisica e verbale. Ancora una volta di fronte allo sguardo indifferente di chi era presente. E un sentimento di gratitudine per la donna che ha avuto il coraggio di intervenire, a rischio della sua incolumità, per fermare l'attacco. Anche a lei va tutta la nostra solidarietà per la violenza subita».

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