Culle vuote, il 2016 sarà
l'anno peggiore dal 1861

Culle vuote, il 2016 sarà l'anno peggiore dal 1861
di Marco Esposito
Giovedì 22 Settembre 2016, 16:14 - Ultimo agg. 17:22
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Nel giorno del Fertility day, il 22 settembre, arriva l'aggiornamento Istat sul bilancio demografico mensile e i dati sono tutt'altro che confortanti. Il 2016 - in base alle rilevazioni aggiornate al 31 maggio - si avvia ad essere l'anno peggiore dall'Unità d'Italia per nascite, con una flessione del 6% rispetto al già negativo risultato del 2015 (-3,3% sul 2014). Il saldo naturale, cioè la differenza tra nascite e morti, è in passivo per 15-18mila persone al mese e, visto che il saldo migratorio con l'estero è solo lievemente positivo, l'Italia nel suo complesso sta perdendo abitanti.

Il confronto tra il 2016 e il 2015 - in base a dati Istat elaborati dal Mattino - non lascia dubbi. In quattro mesi su cinque le nascite sono state in calo e mancano complessivamente 12mila bambini: a gennaio si è scesi da 41.861 a 38.641; a marzo da 39.727 a 38.333; ad aprile da 38.238 a 32.837; a maggio da 39.339 a 36.588. Fa eccezione febbraio, con un incremento da 36.853 a 37.822 ma il dato si spiega con l'anno bisestile. Nel febbraio 2015 sono nati 1.316 bambini per ciascuno dei 28 giorni mentre nel febbraio 2016 le cicogne sono state 1.304 per ciascuno dei 29 giorni. A questo ritmo, se non ci saranno inversioni di tendenza, il 2016 si chiuderà con 456.536 nascite contro le 485.780 del 2015. Il minimo da quando ci sono le rilevazioni. L'anno record delle nascite in Italia è il 1964 con 1.035.000 fiocchi rosa o azzurri.

L'Italia nei primi cinque mesi del 2016 ha perso 61.787 abitanti con cinque mesi in negativo su cinque, per cui il totale di residenti (tra italiani e stranieri senza cittadinanza) è sceso da 60.665.551 a 60.603.764. Non tutte le città però fanno registrare il segno meno. Roma tra il primo gennaio e il 31 maggio 2016 è passata da 2.864.731 a 2.866.761 con un incremento di duemila residenti. Milano nello stesso periodo è cresciuta di quasi tremila unità da 1.345.851 a 1.348.685. Napoli invece è in una fase di segno meno, con i residenti passati da 974.074 di inizio anno a 972.468 di fine maggio. Sorte analoga per Torino, scesa nello stesso periodo da 890.529 a 889.974.

 
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