Omicidio Torremaggiore, al funerale di De Santis il sacerdote chiede silenzio: «Voci fasulle sul delitto»

Il funerale di Gessica sarà celebrato lunedì

«Penso che chi avesse sussurrato - prosegue il sacerdote - all'orecchio dell'assassino qualcosa dovrà sentire il rimorso».
«Penso che chi avesse sussurrato - prosegue il sacerdote - all'orecchio dell'assassino qualcosa dovrà sentire il rimorso».
Sabato 13 Maggio 2023, 16:22 - Ultimo agg. 15 Maggio, 07:05
4 Minuti di Lettura

Il funerale di Gessica Malaj sarà celebreto lunedì, mentre l'ultimo saluto a Massimo De Santis, barista di 51 anni, è stato celebrato oggi a Torremaggiore. Gessica e Massimo sono le due vittime uccise da Taulant Malaj, un panettiere di 45 anni, che lo scorso fine settimane li ha accoltellati a morte. Gessica è la figlia dell'omicida, Massimo era un barista che aveva aiutato una volta la moglie del killer per cui quest'ultimo era convinto che ci fosse una relazione extra coniugale. 

Lo scorso fine settimana Taulant Malaj si è accanito prima contro De Santis, uccidendolo con 23 fendenti, e poi contro la moglie Tefta. Ha cercato di ucciderla con un coltello ma non ci è riuscito perché è arrivata la figlia Gessica che si è messa in mezzo ai genitori ed è stata ferita a morte dal padre con sei pugnalate al torace.

Infine ha accoltellato la moglie, rimasta gravemente ferita.

I due omicidi sono stati compiuti sotto gli occhi del figlio di 5 anni della coppia e filmata dall'assassino. 

Omicidio Torremaggiore, oggi i funerali di Massimo De Santis

Stamattina durante i funerali di De Santis, nella chiesa del Divino Lavoratore di Torremaggiore (Foggia), don Renato Borrelli nella sua omelia ha invocato silenzio su questa storia: «Il silenzio su qualcosa di inesistente».

Chiaro il riferimento alla presunta relazione clandestina tra Massimo e Tefta, moglie del reo confesso.

Omicidio Torremaggiore, Malaj ha ripreso la scena con il telefono: «Guarda le ho accoltellate e le accoltellerò ancora»

 

Chi ha sussurrato all'assassino?

«Penso che chi avesse sussurrato - prosegue il sacerdote - all'orecchio dell'assassino qualcosa dovrà sentire il rimorso».

Tra i banchi della chiesa la mamma ultra 80enne di De Santis con la quale Massimo viveva, i fratelli e gli altri famigliari. Al termine della celebrazione, un lungo applauso ha accompagnato l'uscita del feretro.

Il parroco ha dunque condannato i pettegolezzi su Massimo e Tefta, su una presunta relazione da tutti smentita.

Taulant ha premeditato la mattanza?

Sul duplice omicidio c'è chi ipotizza si sia trattato di un delitto d'impeto, come fa il killer, e chi sostiene invece si sia trattato di un gesto premeditato.

«L'efferatezza con la quale l'assassino ha stroncato la vita del povero De Santis, dopo averlo letteralmente straziato - dice Matteo Tenace, legale dei famigliari della vittima -, non lascia nessun dubbio sulla volontà omicida dell'indagato, che aveva da tempo predeterminato il proprio piano criminoso».

«Sono convinto - aggiunge Michele Sodrio, avvocato di Tefta - che molto probabilmente Taulant Malaj aveva premeditato sia l'omicidio di Massimo De Santis, che quello della moglie Tefta. Sono anche abbastanza convinto che, per circostanze che non posso al momento rivelare, anche l'assassinio di Jessica non sia stato affatto un cosiddetto errore, ma sia stato voluto da Taulant, che odiava anche la sua stessa figlia».

Il legale ha avuto modo di incontrare Tefta in ospedale, così come ha incontrato anche alcuni parenti della donna. «Vedremo - dice Sodrio - se i difensori dell'indagato porteranno elementi per sostenere l'incapacità mentale, ma è una circostanza che già allo stato posso escludere con buona certezza». Per il legale, Taulant Malaj aveva «deciso di uccidere quanto meno dal giorno prima». Poi rivolge un pensiero ai due sopravvissuti all'aggressione, a Tefta e al piccolo Leonardo: «spero possano trovare aiuto dalle istituzioni, per essere sistemati in un luogo diverso da quello della mattanza».

Parla il fratello di Massimo De Santis

Il fratello di Massimo, Gianluca De Santis, parlando con l'Ansa lo scorso 8 maggio ha negato che ci fosse una relazione extraconiugale. «Non c'era niente di niente, mio fratello non aveva neanche modo di incontrarsi con la signora, neppure al bar dove lei veniva con le amiche a fare colazione dopo aver portato i figli a scuola: a quell'ora Massimo dormiva ancora perché lui, che nel bar faceva di tutto, dal pasticcere al banconista, chiudeva il locale la sera tardi», ha detto.

Gianluca esclude infatti ogni tipo di relazione tra suo fratello e la 39enne Tefta: «Massimo viveva in quel condominio da 43 anni con nostra madre ormai 80enne e vedova. I rapporti con quella famiglia - sottolinea - erano ottimi, normali rapporti tra condomini, si salutavano e si rispettavano». Anche con Taulant: «Ti vedeva e ti salutava, mai un litigio, nulla», ricorda Gianluca, spiegando che a volte lo vedeva anche lui quando andava a prendere sua madre per portarla al bar «dove lavorava con noi per svago».

Stamattina, nel giardino del liceo classico frequentato dalla ragazza, i suoi amici hanno piantato un albero d'ulivo dedicato alla 16enne. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA