La favola di Natale: operai licenziati regalano parte dell'ultima tredicesima ai bambini ricoverati

La favola di Natale: operai licenziati regalano parte dell'ultima tredicesima ai bambini ricoverati
di Vanna Ugolini
Venerdì 25 Dicembre 2020, 22:29 - Ultimo agg. 26 Dicembre, 08:18
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Nè principi nè principesse: la favola di Natale quest'anno si racconta a Terni e ha come protagonisti i centoquaranta operai della Treofan, fabbrica del polo chimico ternano che produce, ironia della sorte, la pellicola di plastica con cui sono incartati i prodotti alimentari che tanto sono protagonisti di questi giorni di festa. La fabbrica, di proprietà di una multinazionale indiana, la Jindal, ha chiuso e tutti gli operai sono stati licenziati in blocco. C'è ancora un margine di trattativa in corso, perchè la fabbrica, in realtà, non è in crisi ma la chiusura per cessazione totale d'attività, fa parte di un gioco di equibri di produzioni a livello mondiale. Ci vorrebbe una forte intermediazione del governo ma fino a questo momento la speranza che la posta in gioco si ribalti è ben poca.

Qualche giorno fa un'associazione di volontariato molto attiva sul territorio ternano, I Pagliacci, ha chiesto, tramite le Rsu, come poteva aiutare le famiglie degli operai perchè passassero, per quanto possibile, un Natale sereno. Ma la risposta che hanno dato i dipendenti della fabbrica è stata straordinaria: noi abbiamo la salute, aiutate chi, in questo periodo, sta male. Aiutate i bambini di Terni costretti a passare il Natale in ospedale. Così i  centoquaranta operai hanno donato all'associazione quanto potevano dalla loro ultima tredicesima, con un gesto di generosità che ha fatto commuovere tutti. Una lezione di altruismo che è stata la risposta più alta anche alla durezza con cui sono state condotte le trattative prima di arrivare alla chiusura della fabbrica, in questi ultimi mesi. Questa mattina, 25 dicembre, l'associazione "I Pagliacci" ha portato in ospedale i regali ai bambini ricoverati nel reparto di Pediatria  e tra questi anche alcuni giocattoli comprati con i soldi donati dagli operai della Treofan.

L'altra parte della donazione verrà usata per aiutare le famiglie con bambini malati nei prossimi giorni. Non chiamatelo, però, miracolo di Natale. E' amore verso il prossimo. 

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